Cronache

Battisti: "Unica cosa che mi dà fastidio? Il dolore causato alle mie figlie"

L'ex terrorista continua a non aver rispetto per le vittime. Domani la decisione sull'estradizione. Ma il collegio di giudici che deciderà è in maggioranza di sinistra

Battisti: "Unica cosa che mi dà fastidio? Il dolore causato alle mie figlie"

Il ministro della Giustizia brasiliano, Torquato Jardim, ha dichiarato che la procura ha approvato l'estradizione dell'ex terrorista italiano Cesare Battisti ma che nulla potrà essere fatto prima del parere della Corte suprema, atteso per domani 24 ottobre. La Corte dovrà decidere sul ricorso contro la possibile estradizione presentato dai legali del terrorista in base al principio dell'habeas corpus (limitazione delle libertà personali). L'ex membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac) era stato condannato in Italia a quattro ergastoli per quattro omicidi commessi ed è in latitanza da 36 anni.

Intanto Battisti continua a recitare la parte della vittima dell'Italia, ad uso e consumo dei media brasiliani e francesi. In un'intervista all'agenzia Afp, Battisti, 62 anni, cui il presidente Michel Temer ha revocato lo status di rifugiato politico concesso nel 2010 dall'allora presidente, Inacio Lula da Silva nell'ultimo giorno del suo mandato contro la decisione del Tribunale Supremo Federale di allora che nel 2009 aveva concesso l'estradizione, lasciando l'ultima parola al potere politico, ostenta un non convincente ottimismo sul fatto che i giudici gli daranno ragione. Battisti, da consumato scrittore di gialli in Francia, narra la sua storia come gli fa comodo: "Ho sempre detto che sono colpevole di aver fatto parte di un gruppo armato e di aver combattuto contro uno Stato, fascista, mafioso e ladro (l'Italia degli anni '70, ndr). Ma per i crimini per cui sono stato condannato" ha detto senza battere un ciglio, sottolinea l'Afp, senza dimostrare alcun rammarico per ciò che ha fatto, "debbono ancora mostrare le prove". Anzi. Aggiunge irridente ergendosi a vittima di un complotto: "La sola cosa che mi dà un po' fastidio è il dolore causato alla mia famiglia", riferimento alle due figlie nate durante la sua latitanza di comodo in Francia, quando grazie ad un'interpretazione molto elastica della cosiddetta "dottrina Mitterand" - che garantiva asilo ai terroristi di qualsiasi colore a patto che non avessero le mani sporche di sangue, cosa non vera per Battisti - ha vissuto dal 1990 fino al 2004. Battisti continua ad atteggiarsi a rivoluzionario non in pensione: "La lotta per migliorare le condizioni di lavoro della gente, dei poveri, di chi non ha accesso al benessere mondiale, deve essere combattuta".

La composizione del collegio di giudici che deciderà su Battisti depone a suo favore. Infatti Fux e Rosa Weber sono stati nominati dal governo di sinistra della Rousseff, mentre Marco Aurelio, già presente al precedente voto, nel 2009 si espresse contro una possibile estradizione di Battisti. Alexandre de Moraes sarà l'unico uomo di Temer.

Nel caso in cui fossi estradato in Italia, "gli agenti penitenziari italiani hanno detto che mi uccideranno", ha detto alla stampa brasiliana alla vigilia della riunione.

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