Cronache

La "Bella addormentata"? È stata molestata. Le femministe non credono più alle favole

Paradossi del politicamente corretto. Secondo una mamma inglese il risveglio col bacio del principe è un abuso

La "Bella addormentata"? È stata molestata. Le femministe non credono più alle favole

E adesso aspettiamoci l’effetto cascata. Una pioggia di accuse con secoli di ritardo: Biancaneve, Cenerentola, quella smorfiosetta di Cappuccetto Rosso, Gretel e pure Hansel. Sul mondo delle favole piomba il Sexgate e la faccenda sembra seria. E vissero tutti felici e violenti. Lo sostiene Sarah Hall, una mamma inglese che pretende l’abrogazione della Bella addormentata dai libri per bambini.

Secondo la signora, che sta esplorando nuovi territori del politicamente corretto, la giovane appisolata nel bosco avrebbe subito molestie dal principe azzurro. Costui, come un qualsiasi anestesista arrapato delle cronache locali, avrebbe approfittato dello stato di incoscienza temporanea (si fa per dire: cento anni) di lei per estorcerle un bacio senza consenso.

Le testimonianze iconografiche non mentono: tutti conoscono il disegnino in cui il porco nobilastro si china furtivo e soddisfatto sul volto della bella in catalessi, poggiando le sue labbra su quelle della giovane. Il dettaglio che lui non abbia fatto pesare il suo lignaggio come arma di ricatto e che, anzi, abbia in seguito regolarmente sposato la donzella non vale come attenuante per lo spavaldo uomo, esempio di quelsexual harassment che ha sempre inquinato il mondo delle fiabe. Non è un caso che una delle parole con cui più spesso si definisce il molestatore - orco - arriva dal mondo dei fratelli Grimm.

C’era una volta? No, c’è tuttora. La Bella addormentata è un personaggio di fantasia, ma Sarah Hall è viva e vegeta e si è messa davvero in testa di bandire la favoletta, inventata dall’italiano Giambattista Basile nel XVII secolo e poi transitata, con variazioni, nell’opera di Charles Perrault, dei fratelli Grimm, di Italo Calvino e di Walt Disney, che nel 1959 dedicò al racconto un lungometraggio che ha consumato generazioni di videoregistratori. Anzi, nella versione originale del Seicento il reato è ben più grave: si parla chiaramente di stupro, altro che di bacio.

Ma alla signora Hall anche il bacetto di risveglio va di traverso: «Nella Bella addormentata - spiega - sono in ballo il comportamento sessuale e il consenso. La favola veicola un messaggio sottile che contribuisce a creare una cultura in cui il consenso non è visto come qualcosa di importante». La signora è stata presa sul serio da qualcuno e in giro da molti. Vari utenti dei social l’hanno accusata di possedere una «mente contorta», i giornali inglesi l’hanno sbeffeggiata. I sette diversamente alti, sul loro profilo Facebook, non si sono pronunciati.

La principessa sulla pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia Fabaceae originaria dell’area mediterranea e orientale ha condannato il gesto.

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