Cronache

"Bella figura" un'ossessione tutta italiana

Gli italiani e quell'ossessione per la "bella figura"

"Bella figura" un'ossessione tutta italiana

«Hai fatto veramente una bella figura», quante volte lo sentiamo dire? Oppure, al contrario, si può fare una brutta figura. Tuttavia provate a tradurlo in inglese, e «beautiful figure» non è la stessa cosa. Una beautiful figure può essere la Gioconda di Leonardo, o una bella ragazza in bikini sulla spiaggia, una figura bella.

Al riguardo, il Guardian ha stilato una lista delle espressioni più usate intraducibili nelle altre lingue se non spiegando il concetto, e per l'Italia è stata scelta proprio «bella figura», e a pensarci non è che ci facciamo proprio una bella figura. Sarà perché, nella scelta casuale, siamo veramente ossessionati dal fare bella figura. Sarà perché, se gli spieghiamo il significato, potrebbero pensare: ah, proprio voi ci tenete così tanto alle belle figure? Figuriamoci se vi impegnaste per farne di brutte.

In qualche modo, oltre che a essere un'espressione intraducibile, la bella figura ci caratterizza come popolo, perché siamo estremamente formalisti, e ci interessa più l'apparenza della sostanza. Sarà per questo che tarocchiamo i curriculum, per fare bella figura. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte (a proposito, chi l'ha visto?) ha inserito nel proprio curriculum perfino i libri degli altri che ha presentato, per fare bella figura. Però in compenso siamo stati leader nell'alta moda, e lì abbiamo fatto veramente tante belle figure, firmate Valentino o Armani. Poi, a parte qualche campionato del mondo che abbiamo vinto, poco altro.

Mia mamma mi tormenta fin da piccolo, non fare brutta figura, ma la bella e brutta figura possono essere usate anche in forma riflessiva, io mi sono sento dire da anni «non farmi fare brutta figura», cioè facendola tu la stai facendo fare a un altro. Mi è sempre sembrata un'appropriazione indebita di figura. Come reazione, essendo uno scrittore ribelle, mi sono sempre impegnato a fare delle brutte figure, con spirito dadaista, così perfino alle cene eleganti io mi presento in jeans, Nike e maglietta di Batman. Per mia mamma faccio una brutta figura, per me faccio la mia porca figura (anche qui, non dite a un inglese figure of pig perché al massimo penserebbe vi siate travestiti da Peppa Pig).

In effetti, a pensarci, l'ossessione per la bella figura ci perseguita ovunque. Si può usare anche in senso ironico: «Bella figura!» significa che hai fatto una pessima figura. Perfino quando ti trovi a andare a letto con una ragazza la prima volta, hai l'ansia da prestazione non tanto perché pensi di deluderla sessualmente, quanto perché pensi ne parlerà in giro e non ci farai una bella figura. È per questo che hanno inventato il Viagra, per evitare le brutte figure.

L'unica categoria che non si preoccupa più di fare bella figura sono i nostri politici, che un giorno dicono una cosa, e il giorno dopo un'altra, e sempre una peggio dell'altra. Il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha collezionato una serie di brutte figure sbagliando regolarmente congiuntivi, ma ora non li sbaglia più, ha assunto un'assistente, così farà sempre bella figura. Nel mondo poi, da quando si è raggiunta l'unità d'Italia, dalla colonizzazione alle guerre in cui siamo entrati, abbiamo sempre fatto delle gran figure di merda.

Pardon, delle intraducibili big figure of shit.

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