Cronache

Bergamo, 1032 euro di multa alle mamme per aver spalmato marmellata

L'associazione di genitori aveva aiutato il chiosco del paese a rifocillare i piccoli dopo una marcia non competitiva. Ma un consigliere le ha denunciate

Bergamo, 1032 euro di multa alle mamme per aver spalmato marmellata

L'ennesimo caso di burocrazia folle: guai a spalmare marmellata sulle fette biscottate da dare ai bimbi durante un evento sportivo, nemmeno se c'è una sola persona preposta a farlo e un'orda di piccoli reclamanti cibo.

È quello che è successo a Lallio (Bergamo), dove - come riporta il Corriere - alcune mamme si sono viste comminare una multa da 1032 euro per non aver rispettato le normative sulla sicurezza alimentare.

Tutto inizia a settembre, quando un'associazione di genitori organizza una marcia non competitiva attorno al paese alle porte di Bergamo. Per rifocillare i piccoli con cibo e bevande durante l'evento, viene ingaggiato il chiosco del parco che ha già tutte le licenze. "Poi però quella mattina, quando abbiamo visto che la partecipazione era alta, ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo iniziato anche noi mamme a spalmare marmellata sulle fette biscottate, soprattutto per i più piccoli, senza verificare che lo facesse solo la persona preposta", racconta al Corriere la presidente dell'associazione, "È stata solo una leggerezza, non avremmo mai immaginato quel che è accaduto dopo".

Ma, su segnalazione di un consigliere di minoranza, il Comune apre "un’indagine amministrativa" che si chiude a fine marzo con una salata multa da oltre mille euro. Multa che sarà pagata con i fondi raccolti da tutto il paese, mobilitatosi contro il consigliere. Che si difende: "Io ho segnalato qualcosa e qualcuno è stato multato, sono io ad aver sbagliato?", dice.

Mentre il sindaco aggiunge: "La manifestazione aveva tutte le autorizzazioni del caso ed è stata anche molto partecipata. L’unico difetto dei volontari, e lo dico ironicamente ma anche con amarezza, è che si danno un gran da fare. Dopodiché c’è un certo divario tra il buon senso e le norme.

Il caso si è cristallizzato nel momento in cui in Comune è arrivata la segnalazione del consigliere di minoranza: gli uffici hanno dovuto accertare e agire, non potevano fare altrimenti".

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