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Berlusconi: "Il centrodestra sarà liberale, non sovranista"

Berlusconi: "Il centrodestra sarà liberale, non sovranista"

Abbiamo manifestato al presidente della Repubblica ancora una volta la necessità, secondo noi, di ridare la parola agli italiani e tutta la nostra preoccupazione per il pericoloso scenario che si sta delineando. Uno scenario che il Capo dello Stato ha affrontato con equilibrio e con la saggezza che gli abbiamo sempre riconosciuto.

Secondo noi il governo al quale il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle intendono dare vita è una soluzione politicamente sbagliata, che consideriamo inadeguata ad affrontare i grandi problemi lasciati sul tappeto dall'esecutivo dimissionario.

L'Italia ha urgentemente bisogno di una svolta liberale e liberista, basata:

sul taglio delle tasse; sulla diminuzione della spesa pubblica; sul taglio del cuneo fiscale; sulla riduzione del perimetro dello Stato; sulle privatizzazioni; sulla tutela della famiglia; su una riforma della giustizia in senso garantista; sulla difesa della libertà dei cittadini.

Ha bisogno di un governo amico delle imprese e di chi lavora, che possa essere un punto di riferimento per le categorie produttive e dare una speranza ai giovani e a chi è ai margini del mercato del lavoro.

I principali nemici da battere sono ancora e sempre l'oppressione fiscale, l'oppressione burocratica, l'oppressione giudiziaria.

Questi obiettivi possono essere realizzati solo da una forza autenticamente liberale come Forza Italia, che orgogliosamente fa parte della famiglia, della democrazia e della libertà in Europa, il Partito Popolare Europeo. Noi e soltanto noi in Italia - siamo i testimoni, i continuatori e i garanti della tradizione liberale, democratica, cristiana e garantista della Civiltà Occidentale e dei suoi principi, siamo i soli eredi coerenti delle tradizioni politiche che hanno fatto grande il nostro Paese.

Naturalmente Forza Italia non potrà che essere all'opposizione di questo governo. Un governo che come il precedente non nasce dalla volontà degli elettori, ma da una manovra di palazzo politicamente e programmaticamente debole.

La nostra opposizione sarà - come è sempre accaduto verso tutti i governi - ferma e senza compromessi. In ogni caso la nostra bussola sarà, come sempre, l'interesse della Nazione, prima che quello di una parte politica o di uno schieramento.

Il nostro orizzonte è e rimane il centrodestra di cui siamo stati e dovremo essere il centro pensante, il fulcro operativo e il pilastro insostituibile. La destra senza di noi non sarebbe in grado di vincere e, se anche vincesse, non sarebbe in grado di governare.

Oggi comincia dunque per noi un cammino impegnativo per ritornare ad essere il primo partito in Italia e nel Centro-destra, un Centro-destra, vogliamo ribadirlo, del quale Forza Italia dev'essere ancora il cuore, il cervello, la spina dorsale. Un Centro-destra naturalmente lontano da ingenuità sovraniste e da tentazioni populiste perché una democrazia occidentale funziona se la competizione al suo interno è fra un Centro-destra e un centro-sinistra alieni da pauperismi, giustizialismi e sovranismi.

Per quando ci riguarda, il centrodestra che vogliamo rilanciare sarà europeo, atlantico, liberale, cristiano e potrà costituire la vera alternativa di governo, seria, credibile, capace di interloquire con l'Europa e di riaffermare l'onore e il ruolo del nostro Paese nel mondo.

Mi auguro quindi che, fin dalle prossime elezioni, siano gli elettori a ritrovare la consapevolezza del loro vero interesse e dell'interesse vero dell'Italia restituendo ai liberali, ai cattolici, ai riformisti quel ruolo e quello spazio che hanno rappresentato nelle fasi migliori della storia del nostro Paese.

Silvio Berlusconi

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