Cronache

Biella, profughi aggrediscono una pattuglia della Guardia di Finanza

La scorsa notte, a Biella, due uomini, in evidente stato di alterazione, hanno aggredito una pattuglia di militari

Biella, profughi aggrediscono una pattuglia della Guardia di Finanza

Alta tensione a Biella. Due immigrati (di cui uno sudanese), che avevano assunto alcol e droghe, hanno aggredito due finanzieri. Ieri sera, come racconta La Stampa, "una pattuglia della Finanza, impegnata in un normale controllo, ha notato un uomo di colore che spintonava i passanti. Scesi dal veicolo i Finanzieri si qualificavano e invitavano il soggetto a calmarsi. Lo stesso per tutta risposta, si è messo a correre verso l’auto dei militari, è salito sul cofano, quindi sul parabrezza e sul tettuccio, danneggiando la carrozzeria e sfondando il vetro".

I finanzieri hanno cercato di tirare giù l'uomo dal veicolo, ma l'immigrato, "ha risposto aggredendo i militari con calci a pugni. A fatica è stato bloccato a terra quando all’improvviso si è fatto avanti un amico che era con lui urlando e cercando di liberarlo, a sua volta aggredendo alle spalle un Finanziere".

Il capopattuglia, per provare a arginare la furia dell'immigrato, ha estratto l'arma di ordinanza. Ciò che val la pena di notare è che il sudanese ha il permesso di soggiorno per protezione sussidiaria, il che significa che ha richiesto lo status di rifugiato e gli è stata concessa la protezione sussidiaria.

Giacomo Moscarola, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale, commenta così questo fatto: "Questo nuovo fatto di cronaca, accaduto proprio nel salotto buono della città è allarmante, Biella, da sempre città tranquilla è ultimamente sempre più teatro di fatti di cronaca simili causati il più delle volte da immigrati, gente che come dimostra questo caso, non si fa scrupoli ad aggredire due finanzieri davanti a decine di persone nella via centrale della città.

A nome di Lega Nord Biella esprimo solidarietà ai militari aggrediti e alle forze dell'ordine che ultimamente sono chiamati a lavorare sempre in condizioni di estrema difficoltà".

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