Cronache

Bobo Craxi: "Ho lavorato un anno e mezzo per portare Expo a Milano e non mi hanno invitato"

L'ex sottosegretario agli Esteri lavorò un anno e mezzo per portare l'esposizione universale a Milano. Anche per lui, come per Letizia Moratti, niente invito

Bobo Craxi: "Ho lavorato un anno e mezzo per portare Expo a Milano e non mi hanno invitato"

Immaginate di organizzare un matrimonio e, al ricevimento, non invitare i testimoni. Di sicuro non sarebbe una cosa normale. A Milano è accaduto qualcosa di simile. A pochi giorni dall'inaugurazione di Expo 2015 Letizia Moratti, sindaco che portò l'esposizione universale nel capoluogo milanese, non è stata (ancora) invitata. Lei stessa l'ha fatto sapere, manifestando la propria delusione. Ma c'è un'altra persona che si è data un gran da fare per portare l'Expo in Italia ed è stata dimenticata. Si tratta di Bobo Craxi, ex sottosegretario agli Esteri proprio nel periodo in cui Milano sfidò altre importanti città per ottenere l'organizzazione dell'evento internazionale. Anche per lui niente invito.

Lei ha lavorato per portare a Milano l'Expo. È deluso che non l'abbiano invitata?
Cosa vuole, si fa presto a dimenticare. So solo che abbiamo lavorato come dei matti e lo abbiamo portato a casa.

Quanto tempo ha dedicato all'operazione Expo?
Un anno e mezzo di lavoro.

Quanti paesi ha visitato?
Io ho 87 paesi sul passaporto.

Ci fu una collaborazione forte tra Governo e Comune?
Sì, alla fine eravamo molto affiatati. E il Governo aiutò molto anche finanziariamente. Il "cervello" della campagna stava fra Milano e noi della Farnesina. Il commissario ambasciatore Claudio Moreno (che coordinò la campagna promozionale della candidatura di Milano per l'Expo) ed io.

Si aspettava di essere almeno invitato all'inaugurazione?
Era scontato che nessuno ci avrebbe detto manco grazie.

Ma in questo caso lo considero molto grave perché l'Expo non lo si vincerà più per un altro secolo.

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