Cronache

Bonus al Comune di Roma: bocciato solo il 2,6% dei dipendenti. Ma i servizi sono scadenti

Ai dipendenti del Comune di Roma sono stati assegnati 45 milioni di euro come premio di produttività dell'anno 2016, ma i servizi rimangono scadenti

Bonus al Comune di Roma: bocciato solo il 2,6% dei dipendenti. Ma i servizi sono scadenti

A Roma, i soldi destinati ai dipendenti comunali, per lo svolgimento e la manutenzione dei servizi, aumentano, ma i cittadini continuano a denunciarne i limiti.

I 24mila dipendenti comunali del Comune di Roma hanno ricevuto in totale quasi 45 milioni di euro, come premi per la produttività per l'anno 2016. Tuttavia i servizi offerti ai romani continuano a lasciare insoddisfatti i cittadini, come viene riportato da Tgcom24.

L'Agenzia per il controllo e la qualità dell'offerta dei servizi pubblici romani ha pubblicato un rapporto, nel quale sottolinea che, nell'anno 2016, oltre il 60% degli impiegati del Campidoglio ha beneficiato della "quota A" del salario accessorio. Il restante 40% dei dipendenti ha invece beneficiato della "quota B", cioé quella che ricompensa gli impiegati in relazione ai risultati ottenuti nei servizi che sono sotto la responsabilità dell'ufficio di appartenenza. I premi vengono assegnati in base al lavoro svolto, secondo una scala di valutazione che va dal "sufficiente" al "discreto", fino al voto massimo, che corrisponde a prestazioni "elevate".

Degli impiegati con "quota B", solo il 2,6% di essi è risultato "bocciato". Un controsenso, dato che i servizi della capitale sono stati valutati insufficienti da un buon numero di cittadini. Le pagelle, assegnate dai romani ai vari servizi comunali stroncano l'amministrazione. In media, hanno assegnato un voto di 3,2 alla pulizia delle strade e 3,7 alla raccolta dei rifiuti. Per quanto riguarda i trasporti, invece, è stato assegnato un voto di 4,9 ai parcheggi con strisce blu e 5,7 alla metropolitana. L'unica sufficienza se la sono aggiudicata gli asilo nido, con un 6,2.

Nel 2017 il sindaco Virginia Raggi ha però modificato la norma sul salario accessorio e portato la "quota B" al 90% del premio complessivo.

Bisognerà però vedere se il nuovo sistema darà luogo a valutazioni più "severe", o se anche allora tutti i dipendenti verranno promossi, a prescindere dai servizi.

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