Cronache

La rivolta contro gli immigrati. Da 6 giorni barricate in strada

A Montichiari 200 persone da giovedì sera bloccano i cancelli della caserma "Serini" a due passi dall'aeroporto dove sono attesi 130 migranti

La rivolta contro gli immigrati. Da 6 giorni barricate in strada

Una settimana di barricate. Che non sembrano volersi fermare. A Montichiari (Brescia) oltre 200 cittadini da giovedì stanno realizzando un presidio permanente di fronte all'ingresso dell'ex caserma Serini per protestare contro l'arrivo di centinaia di immigrati (guarda il video).

La protesta di Montichiari

Quei bancali piazzati di fronte ai cancelli hanno un significato chiaro. Anzi: più di uno. Non solo è alta la preoccupazione per l'arrivo imminente di 130 immigrati che alloggeranno all'interno del sedime aeroportuale a pochi metri dalla pista di rullaggio dello scalo "D'Annunzio", nonostante la Digos la consideri "una zona critica per il terrorismo internazionale". I residenti infatti sono certi che questo spezzi sul nascere le speranze di sviluppo dell'aeroporto e quindi dell'economia locale. Infine, e non è poco, il centro profughi nella caserma sarebbe incompatibile con i piani di sicurezza volo dell'Enac. "Riteniamo assurdo - spiegano dal comitato - che l'Ente possa autorizzare un insediamento abitativo in una zona così pericolosa come un aereoporto, soprattutto alla luce del recente fatto di Bergamo dove un aereo ha invaso la tangenziale". In sostanza, la zona limitrofa allo scalo di Montichiari è stata bloccata per quasi vent’anni dal “Piano d'area", un insieme di vincoli urbanistici imposti per prevenire eventuali disastri aerei e permettere così all'aeroporto di svilupparsi. E mentre le aziende con grandi sacrifici non hanno potuto aprire nuove sedi in quella zona, il ministero dell'Interno può addirittura dar vita ad un centro profughi. Un controsenso.

Milioni di euro ai profughi. E i cittadini?

"Il governo - afferma uno dei sindaci che ieri sera si è unito alla protesta - trova 3,2 milioni di euro per gli immigrati quando da tempo chiediamo investimenti in questa zona". In piazza ci sono imprenditori, famiglie, mamme e il comitato "La Serini ai cittadini". A sostenerli anche l'assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi e Claudia Carzeri, rappresentante comunale di Forza Italia. Tra loro pure i familiari dell'eroe di guerra cui è dedicata la caserma e che nei giorni scorsi avevano chiesto di rimuovere la targa: "Da quando si è prospettata questa ipotesi - spiega Carlo Serini - la famiglia ha chiesto di non associare il nome del nonno a quello di un centro di accoglienza che ospiterà per lo più clandestini. Una scelta inopportuna e per noi inaccettabile".

Inaccettabile, come il rischio che i 500mila metri quadri di area della caserma possano attirare ben più di 130 immigrati. La struttura ne può ospitare 700. Poi potrebbero arrivare altre tende.

E allora dite pure addio allo sviluppo economico di Montichiari.

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