Cronache

Brescia, consigliere di Fdi sui migranti: "Niente cose colorate in città"

Scoppia la polemica per la frase di un consigliere del partito di Giorgia Meloni: avrebbe definito "cose colorate" gli stranieri che stanno a Brescia

Foto di repertorio
Foto di repertorio

Un consigliere comunale di Fratelli d'Italia a Brescia, Giovanni Francesco Acri, è finito nella bufera per aver definito gli immigrati "cose colorate" che "non vogliamo vedere in giro in città".

La frase è stata pronunciata nel corso della prima seduta del neo-insediato Consiglio Comunale della Leonessa d'Italia, in cui Acri è stato eletto nelle recenti elezioni amministrative. Il consigliere, unico eletto per il partito di Giorgia Meloni, ha inoltre ribadito come per Fratelli d'Italia la bussola politica sarà orientata verso il mantra "prima i bresciani" e "prima gli italiani", a discapito ovviamente di ciò che lui definisce "cose colorate".

Diversi colleghi consiglieri hanno immediatamente preso le distanze da queste parole e anche sui social network c'è chi critica Acri persino dalle fila del suo stesso partito.

Sulla pagina Facebook della sezione bresciana di Fdi, un amministratore locale parla di "discorso di insediamento fuori luogo", dissociandosene: "Non mi risulta, tra l’altro, che tale dichiarazione sia stata prima vagliata e condivisa con il partito", aggiunge Mirco Guidetti, assessore in un Comune della provincia.

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