Cronache

Brumotti fa retromarcia: "Gli aggressori non si sono scusati, ora voglio risarcimento danni"

Il giornalista e biker abbandona i toni buonisti: "Ora voglio la condanna e chiederò anche i danni: devo tutelare la mia immagine, quella di mio padre e dei miei compagni di allenamento"

Brumotti nel selfie postato sul profilo Twitter
Brumotti nel selfie postato sul profilo Twitter

Vittorio Brumotti getta i panni del buonista e passa all'attacco. Promettendo querele contro gli aggressori che gli hanno quasi causato la perdita di un occhio nell'assalto da Far West di pochi giorni fa.

Con una nota l'inviato di Striscia la Notizia e celebre biker annuncia con "rammarico ed amarezza" che i suoi aggressori non si sono ancora scusati, "come avevo chiesto". Pertanto spiega di aver incaricato il proprio legare per tutelare i propri interessi, quelli del padre e dei due compagni di allenamento (che hanno condiviso la sua sorte, ndr) " per chiedere non solo la condanna dei colpevoli, ma anche il risarcimento dei gravissimi danni subiti."

"Non solo non ammettono le loro colpe, come avevo chiesto apertamente per tentare di svelenire una situazione che ha dell’incredibile e che poteva concludersi ancor peggio per me e i miei compagni di allenamento, con il rischio di sfociare in pericolose reazioni xenofobe – scrive Brumotti -, ma tentano di “nascondersi” dietro ad una rissa mai avvenuta.

La realtà, come dimostrano i video ed i numerosi testimoni dell’accaduto, è una sola: io, mio padre ed i due amici che erano con noi durante l’allenamento di martedì siamo stati aggrediti selvaggiamente ed immotivatamente da due brutali soggetti, coadiuvati poi da una terza di sesso femminile che mi ha colpito al petto mentre ero a terra inerme."

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