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Caldaie, scattano le sanzioni: ecco chi rischia

Fate attenzione con l'arrivo dell'inverno. Manutenere la caldaia o mettersi in regola e inviare l’autocertificazione all’ente che raccoglie a livello locale i dati sugli impianti presenti nel territorio è un obbligo di legge

Caldaie, scattano le sanzioni: ecco chi rischia

Fate attenzione con l'arrivo dell'inverno. Manutenere la caldaia o mettersi in regola e inviare l’autocertificazione all’ente che raccoglie a livello locale i dati sugli impianti presenti nel territorio è un obbligo di legge. Di fatto chi trasgredisce rischia sanzioni pesanti. Le verifiche, come ricorda il Sole 24 Ore, scatteranno a campione. Le prime caldaie a finire sotto i controlli sono quelle per cui risulta assente il pagamento periodico del bollino blu e l’invio del rapporto di controllo. Per chi viene trovato non in regola, scatta innanzitutto un onere di ispezione, con importi variabili a seconda della località in cui è ubicata l’unità immobiliare. La responsabilità di raccogliere i rapporti di controllo (creando un catasto, che solo in quattro Regioni tuttavia è attivo, anche se esistono altre banche dati a livello provinciale e comunale) e di disporre le verifiche a campione, ricade in genere sulle Province e sui Comuni sopra i 40mila abitanti.

Di fatto le tariffe per il bollino blu vanno dai 42 a 200 euro per gli impianti domestici e dai 50 ad oltre mille euro per gli impianti più grandi. In alcune Regioni, la situazione è stata però semplificata, con una tariffa unica a livello regionale. Che in Liguria va dai 150 euro per gli impianti domestici ai 250 per quelli condominiali, fino a 350/400 euro per i grandi condomini. Decisamente meno salato l’onere imposto nelle Marche: dove si va da 80 a 110 fino a 180/250 euro.

Il cittadino che non fa fare la manutenzione nei tempi stabiliti (dall’installatore ovvero dal manutentore, perché la legge affida a loro questo compito) è passibile di sanzione come (articolo 15 del Dlgs 192/2015) fissata fra i 500 e i 3mila euro.

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