Cronache

Cambia sesso dopo nozze: "Non è divorzio imposto"

La coppia in Cassazione: "Il Comune ci impone il divorzio". L'avvocatura di Stato: "Va sciolto per legge"

Cambia sesso dopo nozze: "Non è divorzio imposto"

"Siamo davanti ad una situazione dove due persone diventano dello stesso sesso e una norma che dice che il matrimonio non è più valido. Non si tratta di un divorzio imposto, ma non può esserci continuità del matrimonio così come regolato nel nostro ordinamento". Lo ha detto l'Avvocato di Stato Attilio Barbieri davanti alla Corte Costituzionale chiamata a decidere sulla validità delle nozze di una coppia di Bologna.

I due si sono sposati nel 2005, ma qualche anno dopo il marito ha cambiato sesso. Se validate, quindi, si tratterebbe del primo caso di nozze omosessuali legali in Italia. Dopo il riconoscimento del cambio sesso, però, il Comune ha annullato il matrimonio, ma i due hanno fatto ricorso e sono arrivati persino in Cassazione, dopo che la loro battaglia legale era risultata inutile in tribunale e in Appello.

"Bisogna valutare la situazione sulla base del diritto vigente, al di là delle fughe in avanti" e "sinora il matrimonio non è mai stato considerato un istituto aperto ad altro tipo di unioni", ha spiegato oggi Barbieri difendendo l’attuale impostazione della legge. "Nel nostro ordinamento costituzionale il matrimonio è regolato dagli articoli 2 e 29 della Costituzione, che confermano il paradigma eterosessuale del matrimonio stesso", ha aggiunto la suo collega Gabriella Palmieri, sottolineando che anche a livello europeo "la Corte dei diritti dell’Uomo riconosce un margine ai singoli Stati che è legato anche al costume".

Ad esempio, "«in Germania il sistema è molto differente perché lì sono riconosciute le unioni civili".

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