Cronache

Camorra, maxi sequestro di armi e droga a Castello di Cisterna

L'operazione dei carabinieri ha portato al ritrovamento di armi e cocaina. Il territorio in questione è da tempo al centro di una violenta lotta tra clan per il controllo delle attività illecite

Camorra, maxi sequestro di armi e droga a Castello di Cisterna

A Castello di Cisterna i clan stavano preparando qualcosa di veramente grosso. E notizia di oggi, infatti, il maxi sequestro dei Carabinieri che ha portato al ritrovamento di un vero e proprio arsenale da guerra. I militari della compagnia di Castello di Cisterna, coadiuvati dal Reggimento Campania, hanno trovato un kalashnikov, una pistola mitragliatrice Skorpion, 6 pistole (di cui due da guerra), un silenziatore e centinaia di munizioni.
I carabinieri, infine, hanno trovato anche 1,7 kg di cocaina purissima, oltre che marijuana e hashish già confezionate e pronte per lo spaccio. La sostanza stupefacente non era ancora stata lavorata e, dalla stessa, si sarebbero potute ricavare migliaia di dosi.
L'importantissima scoperta è stata fatta nel corso di alcuni controlli nell'insediamento di edilizia Popolare di Castello di Cisterna; comunemente noto come "Rione legge 219". In questa delicata zona del napoletano, da tempo si registrano violente lotte tra clan per il controllo dei traffici di droga sul territorio. Le gerarchie sono in fibrillazione e questo arsenale avrebbe potuto rappresentare la carta vincente per una delle fazioni in gioco. I clan, infatti, per sedere sul trono del comando hanno bisogno di "armi e punti", non soltanto del monopolio del traffico di droga. Avere un esercito più forte e attrezzato consente di poter affrontare i clan rivali avendo maggiori chances di vittoria. In virtù di questo ritrovamento, la compagnia di Castello di Cisterna ha assestato un colpo durissimo ai clan.
I carabinieri hanno dato inizio alle indagini per risalire al nome di coloro che hanno nascosto le armi. Le stesse, infine, sono state inviate al Racis di Roma.

Qui sarà verificato un loro eventuale utilizzo in fatti delittuosi.

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