Cronache

Canegrate, minacciata e inseguita nell'indifferenza dei passanti

"I ragazzi hanno iniziato ad aggredirmi fisicamente, a spintonarmi. Erano in sette, ho avuto paura", ha raccontato la donna

Canegrate, minacciata e inseguita nell'indifferenza dei passanti

È stata inseguita, minacciata, spintonata, accerchiata. Ma nessuno degli altri passeggeri è intervenuto. Una donna di 40 anni di Busto Garolfo è stata aggredita da sette magrebini mentre stava tornando a casa da Milano in treno. La sua colpa? Riprendere con il telefonino il loro comportamento.

Lunedì sera, alla stazione di Parabiago sono saliti sul treno sette ragazzi nordafricani e con in mano una bicicletta. "Hanno iniziato a spingere la gente che stava scendendo, a lanciare insulti. Poi, una volta entrati sul vagone, hanno lasciato le biciclette dove capitava, non permettendo più a nessuno di uscire - ha raccontato la donna a Il Giorno -. Comodamente si sono poi seduti come nulla fosse". La pendolare ha fotografato con il suo cellulare le biciclette dei giovani. "Volevo poi postarle sui social per far vedere quanta maleducazione dobbiamo subire noi pendolari ogni giorno", ha aggiunto.

Uno dei ragazzi del gruppo, però, si è accorto. I giovani hanno iniziano così a insultarla con termini forti davanti a tutti gli altri passeggeri. Quando il treno è arrivato a Canegrate, la 40enne è scesa dal vagone. Dietro di lei la banda di magrebini. "Alcuni hanno scavalcato la recinzione della stazione senza neppure fare il sottopasso. Hanno iniziato ad aggredirmi fisicamente, a spintonarmi. Erano in sette, ho avuto paura", ha spiegato la donna.

La pendolare, spaventata, si è rifugiata a casa di una parente. "Non ho fatto in tempo a farmi aprire il cancello che li avevo praticamente addosso. Sono però riuscita a rifugiarmi dentro casa, mentre questi continuavano ad insultare e volevano entrare a picchiarmi". I giovani hanno anche tentato di entrare in casa."Eravamo io e mia suocera, terrorizzate. Abbiamo chiamato i carabinieri che sono intervenuti quasi subito". All'arrivo delle forze dell'ordine i sette sono scappati.

"Nessuno dei tanti pendolari presenti si è fermato ad aiutarmi. Hanno visto una donna inseguita da sette persone e sono stati tutti indifferenti. Mentre questi ragazzini stavano insultando tutti, nessuno gli ha risposto. Eppure lo scompartimento era pieno di gente e c’erano anche ragazzi piuttosto robusti.

Nessuno ha proferito parola alcuna", ha denunciato la donna.

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