Cronache

Capodanno con meno feriti e nessun morto

A Napoli 51 in ospedale, tra cui molti minori. A Milano amputata la mano a un bimbo di 7 anni

Capodanno con meno feriti e nessun morto

Come ogni Capodanno, anche il 2014 si apre con la conta dei danni. Rispetto agli anni passati il bilancio è positivo, con meno feriti e nessun morto per i botti.

A Napoli sono 51 i feriti (70 in tutta la Campania). Tra di loro ci sono otto minori. La prognosi più grave è per un ragazzo di 16 anni, ricoverato all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, che guarirà in 40 giorni: ha riportato ferite alla mano per l’esplosione di un petardo. Un uomo di 49 anni di Napoli, ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli, ha riportato invece gravi ferite all’occhio. Sono 19, invece, le persone rimaste ferite nel Salernitano a causa del’esplosione dei botti. Per due persone le prognosi sono riservate, in quanto hanno riportato traumi alle orecchie e gli occhi. Si tratta di un trentenne e di un cinquantottenne ricoverati all’ospedale di Salerno. A Sarno una bambina di 4 anni ha riportato ustioni alle dita di una mano ed è stata giudicata guaribile in dieci giorni, mentre a Battapaglia un cittadino straniero ha raccolto a terra un petardo che gli esploso in mano.

A Milano due bambini sono rimasti feriti durante i festeggiamenti. Uno dei due, di 7 anni, ha perso la mano destra a causa di un petardo. Il secondo, di 10, ha riportato una prognosi non grave per ustioni da polvere pirica. Il primo dei due non sarebbe in pericolo di vita; il secondo è stato dimesso. Dalle prime informazioni i due amichetti stravano giocando nello stesso cortile di un palazzo nella zona nord della città.

Amputata anche la mano di un uomo al Gemelli di Roma. Nella Capitale il 118 è dovuto intervenire 296 volte. Sette persone sono rimaste seriamente ferite. Inoltre negli ospedali da campo del 118 di Roma, che è diretto da Livio de Angelis, sono stati soccorsi altri 123 pazienti. Due persone sono rimaste ferite nel Frusinate, a Roccasecca, vicino a Cassino. Un giovane è rimasto ferito a una mano per lo scoppio di un petardo, mentre un altro agli occhi sempre con materiale pirotecnico.

A Bari sono sei i feriti, due dei quali hanno perso la vista ad un occhio a causa dello scoppio di grossi petardi. Due pazienti gravi sono stati soccorsi dai medici dell’ospedale San Paolo: due uomini di età compresa tra i 20 e i 30 anni - secondo quanto si è saputo - hanno subito l’amputazione della una falange di una mano uno e l’altro lo scoppio di un bulbo oculare. Al policlinico sono stati trasportati dagli operatori del 118 un altro paziente di Giovinazzo (Bari) con trauma grave ad un occhio ed un altro ferito ad una mano: sembra che quest’ultimo sia un immigrato residente a Trani (Bari). Al pronto soccorso è stato trasportato da parenti un altro uomo per una ustione al collo. All’ospedale Di Venere, in seguito ad una esplosione, un uomo ha dovuto fare ricorso ai sanitari per una frattura ad una mano. Infine, durante i festeggiamenti di fine anno in città, hanno preso fuoco alcuni cassonetti e un’automobile in via Leotta, nel quartiere San Paolo. E mentre i vigili del fuoco erano intenti a spegnere le fiamme sarebbe stato notato un uomo, armato di pistola, forse a salve, che mentre era in strada sparava in aria alcuni colpi. Su quest’ultimo episodio sono stati informati i carabinieri che hanno avviato
accertamenti.

Due persone sono rimaste ferite in una rissa scoppiata nella notte in Piazza Pertini ad Ancona. Ad avere la peggio sono stati un tunisino di 37 anni e un italiano di 31. Uno avrebbe ricevuto una bottigliata in testa, l’altro una coltellata alla gamba sinistra. Entrambi sono stati soccorsi dalla Croce Rossa e portati in ospedale. Le loro condizioni non sarebbero gravi. Un ragazzo ha invece riportato lesioni a una mano e al volto per lo scoppio di un petardo. È accaduto nel Senigalliese.

Nel resto della regione, dove il Capodanno si è svolto complessivamente sotto tono e con un uso più limitato di botti e fuochi d’artificio rispetto agli altri anni, si registrano solo molti incendi di cassonetti.

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