Cronache

Carabiniere pestato da magrebino ubriaco che gli frattura la mascella

Il militare è svenuto dopo il forte pugno in pieno volto da parte del nordafricano, irregolare sul territorio nazionale: 25 giorni di prognosi, da rivalutare in caso di necessità di intervento chirurgico

Carabiniere pestato da magrebino ubriaco che gli frattura la mascella

Grave episodio di aggressione ai danni di un carabiniere in servizio da parte di un clandestino, avvenuto durante la giornata di ieri a Poggio Rusco (Mantova).

Sono all'incirca le 7, quando una pattuglia del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Gonzaga decise di fermare per un controllo di routine 3 extracomunitari che attraversavano le vie del centro in sella a delle biciclette.

Quando gli africani si sono resi conto di esser divenuti oggetto d'attenzione da parte dei militari, piuttosto che accostare si sono separati prendendo strade diverse per avere maggiori possibilità di fuga.

Uno degli stranieri non riesce tuttavia a seminare i suoi inseguitori e cerca di rifugiarsi all'altezza del sottopassaggio ferroviario di via Marconi. Costretti ad abbandonare la "gazzella" per inseguire il fuggitivo, i militari proseguono a piedi. Il primo a raggiungerlo è il capo equipaggio, che tenta di bloccare il magrebino ma viene aggredito. Centrato da un forte pugno in pieno volto, il carabiniere perde i sensi e rovina a terra, riportando la frattura composta della mascella. Trasportato in ospedale, ha inizialmente ricevuto una prognosi di 25 giorni, che andrà comunque rivalutata sulla base della più che probabile necessità di subire un intervento chirurgico.

Lo straniero è finito in manette grazie al pronto intervento dei colleghi del militare ferito, che hanno dovuto lottare e non poco per vincere le resistenze del nordafricano. Quest'ultimo, 25enne di nazionalità marocchina, è risultato clandestino durante le operazioni di identificazione. Ha dichiarato di aver agito in quel modo perchè ubriaco e perchè impaurito dal carabiniere.

Finito dietro le sbarre di una cella di sicurezza, si trova ora in attesa di giudizio direttissimo.

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