Cronache

Casamonica, nel 2012 vietato corteo con carrozza a figlio di un boss

Il questore di Roma vietò i funerali di Antonio Moccia, della famiglia mafiosa operante a Tor Bella Monaca. Le autorità non potevano non sapere: anche quello dei Casamonica poteva essere vietato

Casamonica, nel 2012 vietato corteo con carrozza a figlio di un boss

Più di uno, tra sindaco Ignazio Marino, prefetto Gabrielli e questore di Roma non potevano non sapere. Lo hanno dimostrato le dichiarazione degli addetti alle pompe funebri, che hanno dichiarato come tutti i cortei dei funerali debbano essere comunicati alle autorità. Lo hanno ribadito i documenti che attestano come siano stato concesso il permesso di partecipare alla sfilata-con-carrozza ad un pregiudicato agli arresti domiciliari della famiglia Casamonica.

Ed ora spunta un altro particolare. Nel lontano (ma nemmeno tanto) 2012, avvenne un caso molto simile. Come riportato dalle cronache locali, tre anni fa a morire in un incidente stradale a Tor Bella Monaca fu Antonio Moccia, figlio del clan Moccia di origini campane. Tor Bella Monaca è la base e il nascondiglio di molte delle famiglie mafiose operanti nella Capitale.

Alla morte del ragazzo, avvenuta nel settembre del 2012, una folla di gente si riversò all'ospedale per portare gli omaggi al figlio di Vincenzo Moccia, uno dei capi dell'omonimo clan di Afragola. Nacquero problemi di ordine pubblico, tanto che dovette intervenire la polizia.

Poco dopo, la famiglia chiese le autorizzazioni per un corteo funebre solenne, con tanto di carrozza e cavalli. Esattamente come per i Casamonica. L'allora questore Fulvio Della Rocca vietò però funerale. I motivi furono di "ordine pubblico e sicurezza", legati anche al fatto che lungo percorso dalla camera mortuaria del Policlinico «Tor Vergata» fino alla chiesa «Redentore», nel quartiere di Tor Bella Monaca, avrebbe obbligato le autorità a bloccare il traffico.

Evidentemente tutte queste valutazioni, per il funerale dei Casamonica non sono state fatte. Per negligenza o per incapacità difficile capirlo. Ma quello che è certo è che le autorità sapevano. E se ne avessero avuto la volontà, avrebbero potuto evitare lo scempio di Roma.

Ma, a differenza del 2012, non hanno voluto.

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