Cronache

Casapound caccia gli immigrati da ex scuola per darla agli italiani

Dopo 24 ore, però, l'Istituto per l'edilizia sociale di Bolzano si è presentata con la polizia per effettuare lo sgombero

Casapound caccia gli immigrati da ex scuola per darla agli italiani

Era una scuola, ma è in stato di abbandono da almeno 10 anni. E come molte volte accade, si era trasformata nel bivacco di immigrati e balordi che l'avevano resa la loro casa.

Né la Provincia, né il comune di Bolzano dove è situato lo stabile hanno mosso dito per riqualificare la zona. Così i militanti di Casapound l'hanno occupata. "Dopo le numerose segnalazioni degli abitanti esasperati per l'allarmante situazione in cui versa lo stabile - si legge nel comunicato - Casapound ha occupato questa struttura simbolo del degrado del quartiere, per riqualificarla e restituirla alla cittadinanza". Insomma, cacciati gli immigrati lo avrebbero voluto ristrutturare.

Il progetto per restauro prevedeva che i piani superiori dello stabile venissero trasformati in appartamenti da destinare agli italiani bisognosi o in emergenza abitativa, mentre in quelli inferiori sarà costruito un campo di hockey inline, uno sport praticato da molti giovani di Bolzano. "Con le istituzioni che lasciano sulla strada i propri cittadini, preoccupandosi di trovare alloggi per gli immigrati - afferma CasaPound - non possiamo tollerare questo ennesimo spreco di denaro pubblico di una struttura che potrebbe ospitare padri separati, disoccupati e famiglie o coppie italiane in difficoltà".

E a sentire i cittadini di Bolzano, quasi tutti approvavano l'occupazione: "Hanno fatto bene, il degrado era eccessivo". Dopo solo 24 ore però, l'Isep proprietaria dello stabile e che per anni aveva lasciato in abbandono l'ex scuola, si è presentata con la polizia per effettuare lo sgombero. Mentre in tutta Italia i centri sociali di sinistra vengono lasciati agire indisturbati e le occupazioni di case sono all'ordine del giorno, il progetto di riqualificazione di CasaPound è stato subito fermato.

Gli occupanti non hanno opposto resistenza, ma sono riusciti ad ottenere la promessa che lo stabile sarà messo in sicurezza in breve tempo.

Aspettando che le promesse diventino realtà, hanno deciso di occupare l'esterno.

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