Cronache

Casarano, un'altra donna in procinto di partorire mandata via dall'ospedale

Era arrivata al pronto soccorso dell'ospedale pugliese dopo un incidente, fortunatamente senza nessuna conseguenza

Casarano, un'altra donna in procinto di partorire mandata via dall'ospedale

Seconda donna incinta all'ospedale di Casarano, centro in provincia di Lecce, che crea un vero e proprio caso dopo quella costretta a iniziare il parto nei corridoi del nosocomio. Ieri, una gestante prossima al parto, ferita perché coinvolta in un incidente stradale, è stata trasferita dal pronto soccorso di Casarano in un altro centro in quanto non c'era nessun medico disponibile per la visita ginecologica. Entro le 8 di ieri mattina, il personale di ostetricia, di ginecologia e di pediatria dell'ospedale è stato trasferito in altre strutture e, quindi, sono stati dismessi completamente i tre reparti del nosocomio salentino.

Da ieri mattina, insomma, non è più possibile accettare ricoveri di qualsiasi tipo, né ordinari né urgenti. Il provvedimento è stato notificato dal Tar di Bari dopo il caso, come si ricordava in apertura, di una donna partoriente che era stata mandata via perchè non ritenuta un caso da ricoverare. Secondo i medici di turno non era ancora arrivato il momento del parto. Ma la donna non ha fatto in tempo a uscire dall'ospedale che è stata riportata nel reparto di ostetricia dove ha dato alla luce un bimbo. Un caso di malasanità che non è passato inosservato.

Così ieri all'ospedale Ferrari, una gestante è arrivata al pronto soccorso dopo un incidente con la necessità di una visita ginecologica per vedere se non ci fossero conseguenze per la gravidanza in corso al settimo mese. I sanitari si sono visti costretti a mettere a disposizione un'ambulanza del 118 per trasportare la donna in un'altra struttura ospedaliera accompagnata dal medico del pronto soccorso. La notizia è stata data dal Nuovo Quotidiano di Puglia. La cosa che balza agli onori di cronaca è che comunque Ostetricia e Ginecologia dovrebbero essere dotate, come si legge sul giornale locale, di "day service", ovvero di alcuni servizi ambulatoriali. Per garantire eventuali primi accertamenti o cure.

Ma questo non è stato possibile per la povera donna che, fortunatamente senza conseguenze, ha trovato alla fine sistemazione in un'altra unità ospedaliera.

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