Cronache

Caso Consip, sospesi dal servizio Sessa e Scafarto

È questa la misura firmata dal gip Gaspare Sturzo per il maggiore Gianpaolo Scafarto e il colonnello Alessandro Sessa, ex ufficiali del Noe

Caso Consip, sospesi dal servizio Sessa e Scafarto

Sospesi dal servizio. È questa la misura firmata dal gip Gaspare Sturzo per il maggiore Gianpaolo Scafarto e il colonnello Alessandro Sessa, ex ufficiali del Noe. I due sono stati sospesi dal servizio per un anno. La richiesta era arrivata dalla Procura di Roma proprio nell'ambito delle indagini sulla fuga di notizie su Consip. A dare il via alla sospensione è stata la contestazione di depistaggio a carico dei due ex ufficiali. Secondo quanto risulterebbe dall'inchiesta il depistaggio sarebbe scattato per "sviare" le indagini proprio su caso Consip. Scarfato su ordine di Sessa avrebbe operato in modo da rendere impossibile "ricostruire compiutamente le conversazioni intervenute con l’applicativo whatsapp". Scafarto avrebbe disinstallare dallo smartphone di Sessa l'applicazione. Il cellulare del maggiore era stato posto sotto sequestro il 10 maggio scorso. A questo si aggiungerebbe un aggravante: "L'alterazione di un oggetto da impiegare come elemento di prova o comunque utile alla scoperta del reato o al suo accertamento". Su questa vicenda è intervenuto anche il segretario del Pd, Matteo Renzi: "Io sono un cittadino di questo Paese che ha servito l’Italia per mille giorni. Non sentirà mai una parola sopra le righe sulla vicenda Consip. Ho sempre detto dal primo giorno che la verità sarebbe saltata fuori", ha affermato l'ex premier.

Poi riferendosi in modo più esplicito alla vicenda che riguarda gli ex ufficiali del Noe, afferma: "Se qualcuno ha tradito il proprio giuramento verso lo stato è giusto che paghi".

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