Cronache

Caso Orlandi, attentatore del Papa: "Emanuela è in mano al Vaticano"

"io, Ali Agca, sarei stato scambiato con Emanuela Orlandi. Ma il piano non andò come previsto"

Caso Orlandi, attentatore del Papa: "Emanuela è in mano al Vaticano"

In un'intervista rilasciata al telefono da Instanbul al settimanale Oggi, l'attentatore di Papa Wojtyla Alì Agca parla della scomparsa di Emanuela Orlandi.

"È stata rapita soltanto per ottenere la mia liberazione. Parlare di Banda della Magliana o di festini sessuali in Vaticano è una menzogna assoluta". E aggiunge: "Sta bene e non ha mai subito alcun tipo di violenza e se non è morta per cause naturali è ancora in un convento di clausura, comunque in mano al Vaticano".

Nel numero in edicola domani, Alì Agca racconta la sua versione dei fatti su quanto avvenne alla 15enne scomparsa in territorio vaticano il 22 giugno 1983. A distanza di oltre trent'anni, nonostante le numerose teorie e versioni, ancora non si è scomperto cosa sia successo a Emanuela Orlandi.

"Paolo Farsetti e Gabriella Trevisin furono mandati in Bulgaria per essere arrestati come spie e poi scambiati con Sergei Antonov. Mentre io, Ali Agca, sarei stato scambiato con Emanuela Orlandi. Ma il piano non andò come previsto".

Sergei Antonov è il bulgaro, capo scalo della linea Balkan Air in Italia, arrestato e poi scagionato come complice nell'attentato al Papa. Farsetti e Trevisin sono i due italiani arrestati dalle autorità bulgare nel 1982 con l’accusa di aver fotografato obiettivi militari. Secondo Agca 2facevano parte di un accordo segreto tra Italia e Bulgaria per liberare Antonov.

Per questo furono scarcerati e rimandati in Italia".

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