Cronache

Cassazione: la banca è responsabile delle truffe al bancomat

Novità sui bancomat. Una sentenza della Cassazione esplicita le responsabilità della banca nel caso in cui la sicureezza del servizio bancomat sia manomessa da terzi, anche quando il titolare della carta non la blocca immediatamente e non fa attenzione a nascondere il Pin quando lo digita

Cassazione: la banca è responsabile delle truffe al bancomat

Novità sui bancomat. Una sentenza della Cassazione esplicita le responsabilità della banca nel caso in cui la sicureezza del servizio bancomat sia manomessa da terzi, anche quando il titolare della carta non la blocca immediatamente e non fa attenzione a nascondere il Pin quando lo digita.

Il correntista della banca, come spiega il Sole 24 Ore, aveva tentato di eseguire un prelievo bancomat ma l'apparecchio, dopo aver trattenuto la carta, aveva visualizzato la scritta "carta illeggibile" seguita da "sportello fuori servizio". Un inconveniente che il cliente aveva segnalato al vicedirettore della filiale, che lo aveva invitato a passare il giorno dopo. Dopo pochi giorni il correntista ha notato che dal suo conto erano stati prelevati circa 7mila euro, un “salasso” del quale aveva messo al corrente per iscritto il funzionario, aspettando però ancora 24 ore prima di denunciare il tutto all'autorità giudiziaria.

Per il Tribunale e per la Corte d'appello, il cliente è il solo responsabile di quanto accaduto. Lo “sprovveduto” correntista era stato vittima di una truffa da parte di uno sconosciuto che aveva prima manomesso il bancomat, poi si era avvicinato al ricorrente in difficoltà e con la scusa di aiutarlo aveva memorizzato il codice. È bastato questo perché i giudici scaggionassero la banca.

La Cassazione ha però ribaltato il verdetto. Per la Suprema Corte l'istituto di credito è venuto meno al suo dovere di diligenza professionale (articolo 1176, secondo comma del Codice civile). "Il vice direttore che ha raccolto la denuncia sul cattivo funzionamento del bancomat, invece di mettersi in allarme per la sottrazione della carta da parte dello sportello, ha rimandato il controllo al giorno successivo. Presenta profili di colpevolezza anche l'omessa verifica, attraverso il circuito delle telecamere, della manomissione del dispositivo da parte di terzi". Elementi che la Corte d'appello non doveva sottovalutare, secondo la Cassazione.

La Cassazione ricorda che in una caso come quello esaminato, a fronte di un'esplicita richiesta della parte, i giudici dovevano verificare che l'istituto bancario avesse adottato tutte le misure idonee a garantire la sicurezza.

Per la Suprema Corte, "la diligenza posta a carico del professionista ha natura tecnica e deve essere valutata tenendo conto dei rischi tipici della sfera professionale di riferimento e assumendo quindi come parametro la figura dell'accorto banchiere".

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