Cronache

Casteldaccia, l'urlo dei parenti delle vittime: "Lo Stato ci ha abbandonato"

Ai funerali della famiglia Giordano a Casteldaccia nessun esponente politico. I familiari: "Siamo stati abbandonati da tutti"

Casteldaccia, l'urlo dei parenti delle vittime: "Lo Stato ci ha abbandonato"

A Palermo i funerali delle vittime della tragedia di Casteldaccia. In migliaia hanno gremito il sagrato della Cattedrale per rendere omaggio alle salme. Una folla commossa ha applaudito a lungo le tre bare bianche all’ingresso in chiesa: c’era quella del piccolo Federico di 15 anni che ha tentato di salvare fino all’ultimo la sorellina Rachele di un anno tenendola in alto fino a quando non è stato sopraffatto dalla furia dell'acqua.

Con lui sono morti anche Francesco 3 anni, il nipotino di casa e figlio di Monia, sorella di Giuseppe Giordano, unico superstite. Tra le vittime, la moglie di Giuseppe Stefania, e i genitori Antonino, 65 anni, e la moglie Matilde Comito di 57. E ancora: il fratello di Giuseppe, Marco 32 anni e la nonna, Nunzia Flamia di 65 anni.

Al funerale avrebbe voluto presenziare anche Antonino Pace il proprietario della villetta ma gli è stato vietato dalla famiglia. C’erano invece le autorità il sindaco Orlando e in fondo alla cattedrale il presidente della regione Nello Musumeci. "Non c'era nessun esponente del governo nazionale ai funerali, siamo stati abbandonati...", si sfogano alcuni parenti delle vittime "contrariati" per l'assenza dell'esecutivo: "Siamo stati abbandonati da tutti", si lamentano.

A celebrare i funerali monsignor Giuseppe Oliveri, il vicario generale di Palermo e da monsignor Filippo Sarullo. Nel sua omelia don Oliveri ha parlato della necessità di trovare al più presto la verità senza inutili balletti e rimpalli di responsabilità.

All’uscita un silenzio irreale, rotto solo da un lungo applauso, ha scortato le bare. All’uscita delle bare bianche sono stati liberati in cielo centinaia di palloncini bianchi. La salma di Federico - portato in spalla da amici e compagni -, e poi Rachele e Francesco accompagnati da un lunghissimo applauso. C’era la curva nord 12 del Palermo con uno striscione dedicato a Federico, c’erano le forze dell’ordine schierate, ma era presente soprattutto gente comune e semplici cittadini. Abbassate le saracinesche dei negozi, bandiere a mezz’asta in tutta la città e lutto per l’intera giornata di oggi.

Le salme adesso saranno traslate al cimitero dei Cappuccini.

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