Cronache

Cavalcavia crollò sui carabinieri. Dopo un anno macerie ancora lì

La denuncia di Matteo Salvini che annuncia interrogazioni al ministro e "azioni da posizioni di governo" sul cavalcavia che crollò sulla gazzella dei carabinieri

Cavalcavia crollò sui carabinieri. Dopo un anno macerie ancora lì

Forse ricorderete. L'immagine della gazzella dei Carabinieri sotterrata da un cavalcavia crollato su se stesso fece il giro del mondo. Siamo a Fossano, in provincia di Cuneo. I fatti risalgono al 18 aprile del 2017. Esattamente un anno fa. L'auto dell'Arma era lì per un posto di blocco quando la rampa di raccordo tra via Marene e la tangenziale precipitò sulla strada principale.

I due carabinieri vennero sorpresi. Solo la fortuna evitò quella che poteva essere una strage. I due decisero di uscire dalla gazzella dopo aver sentito uno "strano scricchiolio". Vincenzo Matera, 25 anni, e Giuseppe Marcigliano, 55 anni, si definirono immediatamente "due miracolati". E sicuramente avevano ragione. "Eravamo arrivati sul posto da poco, abbiamo sentito il ponte scricchiolare, ci siamo allontanati subito. Un attimo dopo è venuto giù tutto".

Due attimi dopo, o meglio un anno dopo, le macerie sono ancora lì. Nessuno le avrebbe mosse. A denunciato è Matteo Salvini che, in occasione dell'anniversario di quell'evento potenzialmente tragico, scrive: "Esattamente un anno fa il crollo della tangenziale di Fossano (Cuneo), che solo per miracolo non costò la vita ai Carabinieri che si trovavano lì sotto. Sindaco Pd. regione Pd. governo Pd... nessun lavoro in corso. Le macerie sono ancora lì, con viabilità compromessa, e enormi danni per lavoratori e aziende". Il leghista annuncia una "interrogazione della Lega al Ministro" e si augura di poter arrivare presto al governo per passare all'azione e risolvere il problema.

Interessante rileggere quanto dichiarato 12 mesi fa dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. "È gravissimo e inaccettabile che un ponte di recente costruzione avesse tali problemi di staticità da collassare in questo modo. Ritengo che vadano accertate con estrema urgenza le responsabilità nella realizzazione dell'opera e nell'esecuzione dei lavori. La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto".

Peccato che poi tutto sarebbe rimasto immobile.

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