Cronache

Il cavillo che annulla il test con l'etilometro

L'automobilista fermato può farsi assistere dal legale. Se la polizia non lo concede, il test è nullo

Il cavillo che annulla il test con l'etilometro

C'è un cavillo che rende nullo il test dell'alcol con l'etilometro. Un cavillo che la maggior parte degli automobilisti non conoscono, ma che le Sezioni uniti ha definito fondamentale per la validità del controllo. L'automobilista che è stato fermato per essere sottoposto alla prova dell'etilometro deve infatti essere informato che può essere assistito da un avvocato. Se le forze dell'ordine non lo avvertono, vuoi per negligenza vuoi per dimenticanza, il risultato può essere invalidato. La nullità del test può, però, essere eccepita soltanto fino alla sentenza di primo grado.

Come spiega Maurizio Caprino sul Sole 24Ore, molto spesso capita che i test dell'alcol vengano effettuati in situazioni confuse. Così accade che l'agente non informi l'automobilista che "può farsi assistere da un legale". Non solo. Capita anche troppo spesso che le forze dell'ordine si dimentichino di avvertire dei complicatissimi atti che vengono poi inviati al magistrato penale. La guida in stato di ebrezza è una semplice violazione amministrativa solo quando il tasso alcolemico si attesta tra gli 0,51 e gli 0,80 grammi al litro. Sopra questi valori l'alcol test, invece, è il primo atto di una vera e propria indagine giudiziaria.

Gli agenti possono procedere col test solo dopo aver avvertito l'automobilista di tutti i suoi diritti. Tra questi c'è appunto la possibilità di farsi assistere da un legale. "Gli agenti possono procedere comunque - avverte il Sole 24Ore - se l'avvocato del conducente non arriva in tempi brevi". Le Sezioni unite non specificano quanto tempo abbia l'avvocato per arrivare.

Si sono solo limitate a far notare che in caso di eccessivo ritardo del legale il risultato dell'alcol test rischia di "non riflettere più la situazione esistente nel momento in cui l'interessato stava guidando".

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