Cronache

"La cella è la prima casa Il detenuto paghi l'Imu sulla seconda abitazione"

Vicenda surreale capitata a un detenuto del carcere di Bollate. Il Fisco considera la cella come dimora e prima abitazione. L'uomo ha fatto ricorso al Garante regionale per i diritti dei detenuti

"La cella è la prima casa Il detenuto paghi l'Imu sulla seconda abitazione"

A poche ore dal Cdm che dovrebbe sancire l'eliminazione della tassa, arriva l'ultimo di una serie di follie legate all'Imu. Una cella considerata come prima abitazione. Dalla sezione Tributi del Comune di Monvalle, in provincia di Varese. Protagonista della vicenda surreale, raccontata dal Giorno, è un detenuto, W.B., a cui è stata inviata la richiesta di pagamento dell'Imu come seconda casa per le due abitazioni di cui è co-proprietario.

Per il fisco, l'abitazione principale del signor B. è in via Cristina di Belgioioso n. 120, l’indirizzo del carcere di Bollate. Il detenuto ha fatto ricorso. Al centro della contesa, come spiega il quotidiano milanese, c'è l’interpretazione del secondo comma dell’articolo 13 del decreto legislativo 201 del 2011, secondo il quale le agevolazioni per l’abitazione principale vengono riconosciute sull’unità abitativa "a condizione che il soggetto passivo abbia in quell’unità abitativa la propria residenza anagrafica e vi dimori abitualmente".

Tuttavia, per il Garante regionale dei diritti dei detenuti della Lombardia questa interpretazione non può valere per i detenuti, come la legge prevede esplicitamente che non possa valere per le persone anziane costrette a trasferire la residenza "in istituti sanitari a seguito di ricovero permanente": per questi l'abitazione principale resta quella di proprietà, purché non affittata.

Ma questo è solo uno dei tanti casi paradossali e dei tanti danni causati dall'Imu. Basti ricordare quello che è successo all'istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza costretto a pagare una bolletta salatissima: 89mila euro calcolati in base ai 17mila metri quadri di laboratori pronti ad ospitare 700 medici e soprattutto a curare 5mila bambini leucemici. Le conseguenze negative causate dall'Imu sono fin troppo note: dall'affossamento del settore dell'edilizia, alla crisi degli hotel passando per gli artigiani, gli imprenditori e i pensionati.

E che dire degli anziani? Schiacciati dal peso dell'Imu, sempre più anziani hanno sacrificato la propria casa: nei primi mesi del 2012, si è registrato un vero e proprio boom della vendita di immobili in nuda proprietà.

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