Cronache

Centro sociale Bologna, i poliziotti: "Abbiamo subito violenza psicologica"

Dopo lo sgombero dell'area Xm24, il Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti ha scritto una lettera al sindaco Virginio Merola

Centro sociale Bologna, i poliziotti: "Abbiamo subito violenza psicologica"

A inizio agosto era stato sgomberato dalla Polizia a Bologna il centro sociale Xm24, che occupava abusivamente gli spazi dell'ex mercato ortofrutticolo. Gli antagonisti avevano invitato le forze no global a raggungerli e si erano barricati sui tetti, prendendosi gioco degli agenti. Una situazione difficile da gestire, tanto che il segretario provinciale del Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti Francesco Pantano ha inviato una lettera al sindaco Virginio Merola per denunciare alcuni episodi. “Violenza psicologica, frasi mirate a offendere la persona - ha evidenziato Pantano -. Nessuno ha fatto un plauso alla Polizia di Stato e ai Carabinieri intervenuti e presi di mira con attacchi verbali, gesti e addirittura parti intime mostrate per provocare”.

Come riportato da Bologna Today, Pantano ha evidenziato un altro episodio “che ci ha lasciato allibiti. Alcuni Poliziotti si sono portati presso un’attività commerciale per acquistare una bottiglia d’acqua. La paura e il terrore erano presenti negli occhi di quel commerciante terrorizzato nel servire dei Poliziotti che erano stati protagonisti delle operazioni di sgombero, atteggiamenti mafiosi e persuasivi delle menti che non possiamo tollerare”. Il segretario generale ha poi aggiunto che gli operai presenti nell’area Xm24 sono stati “presi a sputi, o addirittura colpiti dal lancio di fazzoletti impregnati di urina, offesi personalmente e presi di mira a uno a uno cui addirittura gli è stato assegnato un nomignolo di natura offensiva”.

Che cosa è il centro sociale Xm24

Xm24 è uno spazio autogestito che dal 2002 occupa i locali dell’ex mercato ortofrutticolo nel rione Bolognina, prima periferia della città. Era stato il sindaco Guazzaloca a proporre 17 anni fa il trasferimento di un gruppo di collettivi nell’edificio. A fine 2013 è stato trovato un nuovo accordo per una convenzione triennale e sono proseguite le attività nello stabile. Nel 2016, scaduta la convenzione, gli attivisti sono rimasti all'ex mercato ortofrutticolo. E il 25 luglio di quest’anno è scaduto l’ultimo termine per liberare gli spazi.

Non avendo ricevuto risposta su sedi alternative, gli occupanti avevano organizzato una manifestazione a giugno e a inizio agosto avevano protestato contro un possibile sgombero.

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