Cronache

La moglie di Bossetti: "Cercavamo insieme porno online"

Marita Comi ha testimoniato a favore del marito e ha confessato di aver cercato più volte parole a sfondo pornografico

La moglie di Bossetti: "Cercavamo insieme porno online"

Anche Marita Comi, la moglie di Massimo Bossetti è stata ascolta oggi in aula per il processo di Massimo Bosetti.

A differenza della madre e del fratello dell'uomo, la donna ha deciso di rispondere alle domande del pm Letizia Ruggeri e dell'avvocato della famiglia Gambirasio. Solo qualche giorno fa, gli esperti informatici avevano analizzato il computer del marito e della donna e avevano visto che effettuavano ricerche a carattere sessuale. Il dettaglio scabroso è stato scoperto grazie alle parole chiave, trovate sul computer dell'uomo, utilizzate per navigare sui motori di ricerca: "Ragazzine con vagine rasate" ,"Ragazze vergini rosse", "Bionda sottomessa in un'ammucchiata".

A Marita è stato chiesto se avesse fatto ricerche su tredicenni e la donna ha risposto che non le ha mai fatte. (Alla donna è stato chiesto questo perché Yara quando è scomparsa aveva 13 anni ndr). La donna, durante le domande incalzanti dell'avvocato dell'accusa, ha ammesso, però, di aver fatto ricerche a sfondo pornografico. "A volte le facevamo insime, altre volte le facevo da sola. E non escludo di aver digitato sulla tastiera "come rimorchiare una ragazza in palestra".- ha detto all'avvocato. Mentre Marita rispondeva ad alcune domande imbarazzanti, Bossetti ha reagito in malo modo e ha cercato di fermare l'interrogatorio: "È intollerabile, basta"- ha gridato il muratore di Mapello.

La donna, durante la sua deposizione, ha più volte difeso il marito: "Se non stesse dicendo la verità, sarebbe crollato subito, lo conosco molto bene".

"Se avessi avuto dubbi sulla sua innocenza - ha aggiunto - lo avrei lasciato, anche per tutelare i miei figli".

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