Cronache

Quelli che cambiano idea

Se per una volta Marco Travaglio la pensa come noi (non viceversa), tanto meglio, è il benvenuto

Quelli che cambiano idea

«Che ci fa Berlusconi con Travaglio?», titolava ieri il Foglio ex giornale berlusconiano ora renziano alludendo alle strane e anomale alleanze che si stanno creando nel vasto e variegato schieramento del «no» al referendum sulle riforme costituzionali. Domanda legittima, anche se ci sarebbe piaciuto negli ultimi tempi leggerne anche altre. Per esempio: che ci fanno Alfano, Verdini, Bondi e compagnia con quello stesso Pd che ha tramato e imbrogliato per fare cadere il governo di centrodestra e buttare fuori il medesimo Berlusconi dal Senato applicando la legge in modo retroattivo? Oppure: che ci fa Matteo Renzi, quello che salutò la condanna di Berlusconi con un entusiasta «Game over» nella nostra, e per anni esclusiva, pattuglia di garantisti ora che la magistratura gli arresta un fedelissimo alla settimana (per ultimo, ieri, il sindaco di Lodi).

Dice, e documenta, il Foglio: Berlusconi teorizzava la bontà della riforma oggi proposta da Renzi, quindi è in malafede. Suggerisco ai colti colleghi un altro scoop: pubblicare le frasi virgolettate (noi lo abbiamo fatto) con cui Renzi solo pochi anni fa bocciava senza appello la chiusura del Senato e la fine del bicameralismo perfetto perché si dava troppo potere all'esecutivo. Oppure la sua adesione incondizionata al Family Day del 2007 contro le unioni di fatto e omosessuali. Arrivò persino, l'attuale premier, a ridicolizzare il povero Enrico Letta perché «governa con Alfano e Giovanardi, ma come si fa?».

Già, Renzi e amici del Foglio: come si fa? È che voi lo fate e pure ve ne vantate, a costo di smentire una storia importante ed esclusiva. Non è con piroette linguistiche e artifici giornalistici che si fa il bene del Paese. La riforma sottoposta al referendum, in combinato con quella elettorale, altrettanto sciagurata prevedendo il premio di lista anziché di coalizione, non porterà più efficienza e tantomeno più democrazia. Semplicemente darà potere assoluto al suo ideatore, per altro mai eletto, e ai suoi amici, tra i quali non mancano, come dimostrano le cronache, presunti ladroni.

E se per una volta Marco Travaglio la pensa come noi (non viceversa), tanto meglio, è il benvenuto.

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