Chi contiene gli istinti e chi li capisce

Che vuol dire populista? Il marchio è applicato a coloro che raccolgono consenso senza passare attraverso il cursus honorum riconosciuto dalle sinistre di tutto il mondo. Il populista è colpevole di rivolgersi al ventre del popolo, il quale invece dovrebbe essere guidato da politici di lungo corso, al contenimento dei propri istinti. La colpa del populista è di capire prima degli altri ciò che va fatto e gridarlo in maniera spudorata, senza complessi. Populista è un aggettivo che nasconde un altezzoso disprezzo per il popolo, così come l'antisionismo è la foglia di fico dell'antisemitismo.

L'ultimo populista è Donald Trump - il candidato repubblicano alla Casa Bianca - che guadagna consensi infischiandosene degli esorcismi. Trump per ora vince perché interpreta la questione «ventrale» cui finora né Obama né Hillary Clinton hanno saputo rispondere: la necessità di mettere in sicurezza un Paese sotto attacco in casa propria, com'è avvenuto a San Bernardino, Chattanooga e Los Angeles. Un populista, secondo il manuale dell'esorcista, va prima di tutto ridicolizzato e i suoi elettori declassati a Untermensch, razza di rango inferiore. Stavolta la derisione non ha funzionato: Hillary Clinton, la candidata democratica, ha dato ordine al suo staff di non deridere più Trump, ma di analizzarne il successo per correre ai ripari.

Hillary è una donna intelligente capace di rompere gli schemi, ma lo fa quando forse è troppo tardi.