Cronache

Tre rom le chiedono l'acqua e poi le "ripuliscono" casa

Denunciate tre donne rumene residenti a Roma: sono accusate di aver rubato soldi e gioielli nell'abitazione di una 80enne nel beneventano

Tre rom le chiedono l'acqua e poi le "ripuliscono" casa

Si sono fatte aprire le porte di casa con la scusa di un bicchier d’acqua, una volta dentro gliela hanno letteralmente ripulita. Denunciate tre donne di nazionalità rumene ritenute responsabili di un clamoroso furto nell’abitazione di un’ottantenne beneventana.

L’episodio si è verificato a Paduli, un piccolo centro del Sannio. Tutto è iniziato quando le donne hanno bussato alla porta di casa dell’anziana, che tra l'altro è anche invalida civile, con la scusa dell’offerta di un bicchier d’acqua. La signora ha accolto le tre ospiti e le ha fatte accomodare. Tutto si sarebbe svolto in pochi minuti, che però sarebbero bastati alle tre per ripulire l’abitazione da ogni oggetto di valore. Con loro, hanno preso il volo soldi e gioielli per un valore complessivo stimato attorno ai 5mila euro.

L’anziana non si è accorta subito di quanto le era accaduto. Ma appena ha capito che aveva avuto i ladri in casa ha subito contattato i carabinieri. Raccolta la denuncia, i militari hanno subito iniziato a compiere tutti i rilievi del caso, ad analizzare i movimenti e i passaggi in paese. E grazie a quest’attività hanno scoperto la presenza di un’auto sospetta, una Fiat Stilo station wagon, che proprio nello stesso giorno e alla stessa ora del furto si trovava nella zona vicina all’abitazione dell’anziana signora. La vettura è risultata essere stata presa a noleggio e così è stato facile risalire all’identità delle persone che vi viaggiavano e a procedere con le denunce.

Sono finite nei guai tre donne, rispettivamente di 22, 25 e 47 anni. Tutte e tre di origini rumene, risultano domiciliate – come riporta Ottopagine – in un campo nomadi di Roma. La refurtiva, però, non è stata recuperata.

Si tratta dell'ennesimo episodio di furti che si registra ai danni degli anziani soli e indifesi che, ormai da tempo, sono diventati il bersaglio preferito di malintenzionati e criminali in tutt'Italia.

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