Cronache

Cimice trovata in confezione di petto d’anatra dell’Ipercoop, allarme

L’insetto morto è stato rinvenuto all’interno di una confezione sotto vuoto; parte l’allarme sanitario a livello nazionale, col ritiro dei prodotti relativi al lotto incriminato

Cimice trovata in confezione di petto d’anatra dell’Ipercoop, allarme

È di domenica scorsa l’episodio che ha fatto scattare l’allarme sanitario, segnalato da una cliente dell’Ipercoop del centro “Il Gabbiano” di Savona: all’interno di una confezione sottovuoto contenente del petto d’anatra, infatti, la donna aveva rinvenuto una cimice morta.

Immediata la segnalazione da parte della cliente, che ha denunciato l’accaduto ai responsabili del supermercato correlando di fotografie le sue dichiarazioni.

La direzione ha subito attuato tutte le procedure previste quando si verificano casi di questo tipo: “Abbiamo verificato la presenza di prodotti analoghi di quel lotto e abbiamo constatato che ne era rimasta solo una confezione, che abbiamo subito rimosso”, ha spiegato il direttore dell’Ipercoop di Savona Cosimo Giudice. “La segnalazione è comunque passata a Coop Italia che sta gestendo la situazione a livello nazionale”. L’obbiettivo è ovviamente quello di verificare la presenza di confezioni appartenenti allo stesso lotto negli altri punti vendita sparsi su tutto il territorio nazionale. Il direttore ci ha comunque tenuto a confermare che l’altra confezione rimasta era stata trovata in perfette condizioni, definendo quello di domenica come un semplice “caso fortuito”.

Tuttavia l’acquirente del petto d'anatra “contaminato” non si è limitata a denunciare il caso alla Coop, ma ha fatto una segnalazione anche alla Asl: l’iter prevede quindi l’attivazione dei protocolli per la sicurezza alimentare e l’intervento del servizio veterinario. In seguito a ciò è stata quindi diramata un’allerta a tutte le autorità sanitarie nazionali ma anche europee, grazie alla quale è possibile intervenire per ritirare dal commercio tutti i prodotti appartenenti al medesimo lotto ed anche imporre alle autorità sanitarie locali dei controlli mirati negli stabilimenti dell’azienda produttrice.

Dunque, secondo l’iter appena tracciato, sarà ora compito dei veterinari della Asl di Rimini quello di effettuare controlli ed analisi ad hoc nelle strutture della Saigi, la cooperativa di Sant’Arcangelo di Romagna che fornisce il prodotto in questione ai supermercati del Paese.

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