Cronache

Cirò Marina, la folla cerca di linciare il killer

Dalla scorsa notte Salvatore Fuscaldo, 50 anni, bracciante agricolo, è in stato di fermo con l’accusa di omicidio pluriaggravato. La sorella della vittima: “Siamo distrutti per quello che hanno fatto, ma almeno l’orco è stato trovato"

Cirò Marina, la folla cerca di linciare il killer

Dalla scorsa notte Salvatore Fuscaldo, 50 anni, bracciante agricolo, è in stato di fermo con l’accusa di omicidio pluriaggravato. È fortemente sospettato di aver ucciso la sera dello scorso 8 marzo Antonella Lettieri, 42 anni, nell’appartamento in cui viveva la commessa di Cirò Marina. L’aveva trovata priva di vita la mattina del 9 marzo il cognato vicino alla porta, riversa in un lago di sangue. Gli inquirenti hanno ricostruito la dinamica di un omicidio che era sembrato subito diverso da una rapina finita in tragedia. Erano infatti stati trovati mille euro che la giovane donna custodiva in casa, in un cassetto, e non era stato rinvenuto alcun segno di scasso né di effrazione. Segno che Antonella conosceva il suo assassino. Che l’ha prima tramortita colpendola alla testa e poi ha infierito su di lei con una ventina di coltellate. Quello che gli inquirenti definiscono un delitto d’impeto porterebbe la firma di Salvatore Fuscaldo, vicino di casa della Lettieri e marito di una delle sue migliori amiche. Il Ris di Messina in laboratorio avrebbe trovato inequivocabili le prove del DNA, cioè le tracce sotto le unghie della vittima (che fino all’ultimo ha cercato di difendersi dall’assalto mortale) e le macchie di sangue su alcuni abiti di Fuscaldo e sulla sua auto. Appresa la notizia del fermo del bracciante agricolo, molti cirotani si sono radunati davanti al comando della compagnia dei carabinieri della cittadina calabrese e hanno cercato di linciare il presunto assassino, arrivando a sfondare il lunotto dell’auto che lo stava portando via, verso il carcere. A Cirò Marina, circa 15mila abitanti, la vittima era conosciuta e benvoluta da tutti. Il brutale omicidio di Antonella Lettieri, proprio nel giorno della festa della donna, aveva sconvolto un’intera comunità, che si era quasi sentita chiamata sul banco degli imputati per una sorta di omertà che avrebbe impedito di sentire le grida di Antonella mentre il suo assassino infieriva su di lei. La dinamica dell’omicidio ha poi stabilito che probabilmente la donna aveva già perso i sensi quando Fuscaldo infieriva con un’arma da taglio.

LE PAROLE DELLA SORELLA DELLA VITTIMA

Rita Lettieri, una delle sorelle di Antonella, si trovava ieri sera assieme agli altri cirotani, il suo è un dolore lucido seppur immenso: “Siamo distrutti per quello che hanno fatto, ma almeno l’orco è stato trovato. Ormai mia sorella, una persona meravigliosa, stupenda, casa e lavoro, che non aveva assolutamente nessuna relazione con quest’assassino. Mia sorella è stata plagiata, le avrà fatto qualcosa, ancora non lo sappiamo. Non abbiamo potuto nemmeno piangere sul corpo di Antonella, tanto ce l’ha distrutta! Ora vogliamo la verità, la sua amica deve parlare, se sa qualcosa deve parlare! Ti muore un’amica che era come una sorella per te e tu non hai una reazione? E lui è stato freddo, lucido quando ha ucciso mia sorella. Deve marcire in galera, lui e tutti i complici se c’erano”. Il paese si è schierato tutto con la povera Antonella: “La gente- prosegue Rita Lettieri- vuole giustizia. Tutti conoscevano mia sorella, tutti sanno com’è stata uccisa. Antonella lavorava in un negozio vicino alla scuola (generi alimentari, gestito dalla sorella e dal cognato, ndr), molte mamme si fermavano lì per fare i panini ai bambini. Era socievole, le volevano bene tutti, era un amore”.

LE ARMI DEL DELITTO

I carabinieri del comando provinciale di Crotone guidati dal colonnello Salvatore Gagliano stanno rastrellando una pineta del litorale di Cirò Marina alla ricerca delle due armi usate per uccidere Antonella Lettieri: 12 fendenti sul corpo della donna e una ventina quelli trovati sul volto e sul capo. Ma ciò non esclude la presenza di un unico assassino.

IL MOVENTE

Gli inquirenti sospettano che Fuscaldo potrebbe aver ucciso Antonella Lettieri a causa di motivi economici, ma non escludono alcuna pista (compreso un invaghimento del Fuscaldo per la commessa). Alla base dell’omicidio potrebbe esserci un prestito in denaro fatto dalla giovane donna a un vicino di casa che conosceva da sempre e per di più marito della sua migliore amica. “Mia sorella era spesso a casa loro, loro andavano a prendere il caffè da lei. La moglie di Fuscaldo era spesso con mia sorella. Erano i migliori amici” ricorda Rita Lettieri. L’assassino ha messo a soqquadro l’appartamento della vittima, forse cercando qualcosa. Dal conto corrente della vittima mancherebbero circa 5mila euro. L’unico dato certo è purtroppo la morte violenta di Antonella Lettieri, proprio in un giorno consacrato per omaggiare le donne. Forse l’assassino c’è. Manca ancora il movente.

Per ora il sospettato numero uno, Salvatore Fuscaldo, è chiuso in un silenzio gelido.

Commenti