Cronache

Cocaina, soldi e pistole: i rom fanno le star su Fb

Nei campi nascondono droga, armi e merce rubata. E se ne vantano sui social. Ma nessuno interviene

Cocaina, soldi e pistole: i rom fanno le star su Fb

A Roma, non sembrano voler cessare le polemiche sui mancati controlli che da giorni, dopo il funerale "cafone" (epiteto usato dall’Assessore alla Legalità di Roma, Alfonso Sabella) di Vittorio Casamonica. L’addio al capo clan dei nomadi della Capitale è infatti ancora al centro dello scaricabarile tra questura, prefettura e Comune. E se la dinamica degli avvenimenti è di fatto incompleta, su un aspetto sembrano essere tutti d’accordo: a Roma è successo qualcosa di davvero grave. Ma dalle immagini che vi mostriamo, si capisce da se che tutto questo era alquanto prevedibile. Come la certezza da parte dei nomadi di rimanere impuniti.

Piante di cannabis, facce e macchine ricoperte di cocaina, pistole, minacce di morte, un neonato che al posto degli orsacchiotti ha intorno a se un mare di banconote. Gli zingari, i camminanti, i nomadi chiamateli come volete, sanno di rimanere così impuniti, tanto da pubblicare tranquillamente sui loro profili facebook (pubblici e aperti a tutti) ciò che accade nei loro campi, dove nascondono droga e parte della merce rubata in attesa di rivenderla al migliore offerente.

Guardando alcune di queste immagini fa impressione pensare come questi novelli delinquenti vivano anche grazie al sostegno pubblico. Ovvero quello di tutti i cittadini che pagano le tasse. Le foto sono state riprese da vari profili Facebook, il nome di uno di loro Lorenzo Lorenx Lo Zinfro fa intendere subito con chi si ha a che fare. E che dire di Samuel De Santiago Loko che aggiunge tra parentesi, tanto per essere precisi (I ladri di Roma) e come immagine copertina mette i protagonisti della serie tv “Romanzo Criminale”. Ma quello che fa riflettere di più è il numero di amici di queste nuove star del web. Uno su tutti sembra essere il più “richesto” ed è Lorenzo Lorenx Lo Zinfro, il quale conta sul suo profilo Facebook 3.396 amici. Ma anche Andrea Lo Zingaro, 1.478, Samuel De Santiago Loco, 941, Giacomo Lo Zingaro, 915 e Leonardo il Cubano, 697 non scherzano con i loro follower. Naturalmente molti di loro sono amicizie in comune, ma curiosando contatto per contatto, salta agli occhi come molte adolescenti, forse invaghite dal fascino dei cattivi ragazzi, siano amiche di questi personaggi che possiamo definire di certo, poco affidabili. E di certo, loro già a partire dall’aggiunta “zingaro” al proprio nome, non fanno nulla per nasconderlo. E oltre a foto di rito che li ritraggono mentre si ubriacano, sniffano e mostrano l’ultima merce rubata, compaiono anche diverse immagini che riportano a film cult, come Il Padrino, Scarface, Carlito’s Way o Blow . Film da cui forse attingono per migliorare il loro profilo delinquenziale.

Ma scorrendo nella cronologia delle foto, alcuni di loro compaiono ancora ragazzini, bambini. In quelle foto infatti il seme della delinquenza che porta a rubare, truffare e spacciare sembrava non aver ancora attecchito in loro. Non di certo come le immagini che li ritraggono adesso. E non c’è quindi da stupirsi se, il giorno del funerale del leader dei Casamonica, a Roma, molti dei vigili presenti oltre a smaltire il traffico non sono minimante intervenuti nel bloccare il passaggio della carrozza con i cavalli neri e hanno persino permesso l’affissione di manifesti in onore del defunto.

Chissà magari qualcuno di quei vigili il giorno prima aveva curiosato nel profilo Facebook di Samuel Da Santiago Loko e leggendo sotto la foto di una pistola, una sua didascalia poco rassicurante: “ Tu che mi odi una pallottola in testa ti arriverà” hanno pensato bene di far finta di niente.

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