Cronache

Aggredito a Trieste, in coma un ragazzo romano: fermato un 22enne

Il ragazzo romano si era trasferito a Trieste per lavorare in una pizzeria ed era stato aggredito la notte del 14 ottobre andando in coma successivamente alle pesanti botte subite

Aggredito a Trieste, in coma un ragazzo romano: fermato un 22enne

Aveva appena finito il turno di lavoro la notte del 14 ottobre il 23enne quando si era recato con alcuni amici in un locale e qualcuno gli aveva sferrato un pugno sul volto mandandolo in coma

Era iniziato tutto intorno alle 2.30 di notte, quando il ragazzo di origini romane si era diretto dopo lavoro in un noto locale sulle rive triestine. Aveva deciso di passare la serata con alcuni amici quando si era allontanato per poter comprare un pacchetto di sigarette al distributore automatico. Lì, secondo gli inquirenti, è stato raggiunto da un 22enne con precedenti penali per spaccio e guida in stato di ebbrezza. Il Roma Today riferisce che alla base del diverbio ci sarebbero stati apprezzamenti diretti alla ragazza di quest'ultimo che non avrebbe apprezzato e, dopo un primo diverbio si è arrivati alle mani. Il 22enne ha colpito con un pugno il romano che, caduto a terra, non si è più rialzato. Immediato l'intervento dei sanitari che lo hanno trasportato in ospedale dove è arrivato in coma, rimasto per molto tempo in terapia intensiva ora Alessio (il nome del ragazzo) sta portando avanti un lungo percorso riabilitativo. Sono stati effettuati anche interventi chirurgici volti a scongiurare ulteriori danni.

L'indagine della Procura della Repubblica di Trieste fatta grazie agli agenti della squadra mobile e alla visione delle telecamere puntate sulla zona hanno consentito di rintracciare il ragazzo pregiudicato. È stato bloccato una 60ina di giorni dopo, mentre si trovava a camminare per le strade di Trieste centro. Dopo una perquisizione a casa del ragazzo sono stati ritrovati gli stessi indumenti che indossava la sera del 14 agosto, quando avrebbe aggredito Alessio. Necessario anche l'intervento della Polizia Scientifica che è stata chiamata direttamente da Padova.

Una volta vistosi braccato da prove schiaccianti ha ammesso la responsabilità del gesto, ora dovrà rispondere di lesioni gravissime.

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