Cronache

Condannato a 12 anni per aver narcotizzato e violentato la moglie

Erano separati in casa. Lei si accorge quando rimane incinta

Condannato a 12 anni per aver narcotizzato e violentato la moglie

E’ stato condannato a 12 anni di carcere il peruviano che era solito narcotizzare la moglie, da cui era separato in casa, per poi violentarla a sua insaputa. La vittima si è accorta delle violenze subite perché è rimasta incinta. Strano, non avendo rapporti sessuali con nessuno. Il Tribunale di Monza, città in cui risiede il carnefice, ha condannato l’uomo a 12 anni di carcere. Era stato accusato di violenza sessuale aggravata, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali subite dalla moglie. La coppia aveva già un figlio. Quando la loro relazione è entrata in crisi, la moglie ha deciso di non separarsi dal marito, ma di rimanere a vivere con il figlio nello stesso appartamento, come separati in casa. Il peruviano però non aveva mai accettato realmente questa proposta e soprattutto non voleva assolutamente porre fine alla loro storia. Per questo motivo spesso litigavano e l’uomo arrivava a picchiare la donna.

Mai avrebbe rinunciato ad avere rapporti sessuali con quella che ancora considerava la sua compagna, e infatti per diverso tempo è riuscito ad averli a insaputa della stessa. Di nascosto dunque era solito somministrarle dosi elevate di calmanti, in modo da renderla completamente incapace di rendersi conto di ciò che accadeva e tantomeno di potersi difendere dalle violenze sessuali a cui era sottoposta. Un giorno però la moglie scopre di essere stranamente incinta e si rende conto di tutto. A questo punto decide di andare dai carabinieri e denunciare il marito.

Il processo si è finalmente concluso e il giudice collegiale Giovanni Gerosa ha accolto la richiesta del pubblico ministero Carlo Cinque, rappresentante della Procura di Monza, di condannare il peruviano a 12 anni di detenzione.

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