Cronache

Convalidato l'arresto di Gianluca Grignani

Il cantante avrà l'obbligo di firma fino al processo per direttissima fissato per il 16 settembre

Convalidato l'arresto di Gianluca Grignani

È stato convalidato l'arresto per Gianluca Grignani, imputato per direttissima a Rimini per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni nei confronti di due carabinieri.

Camicia bianca, jeans, stivali e capelli legati in una coda, il cantante si è presentato questa mattina alle 9,30 in tribunale accompagnato dai carabinieri. Nella notte tra sabato e domenica, sotto effetto di alcool e droga, aveva dato in escandescenze nella casa in affitto a Riccione dove è in vacanza. Dopo una rissa con le forze dell'ordine chiamate dai familiari per calmarlo era stato messo ai domiciliari, ma oggi è tornato libero, seppure con l'obbligo di firma tre volte a settimana fino al 16 settembre, quando si svolgerà la prossima udienza del processo. Grignani ha sulla fedina penale una sentenza per violenza privata e un patteggiamento per cessione illecita di droga

"Soffro di attacchi di panico, non ho assunto cocaina recentemente e ho solo bevuto qualche birra", ha detto oggi davanti al giudice, "Mi sono arrabbiato con mio cugino che vedendomi agitato ha mandato via mia moglie e i miei figli. Temevo per la mia incolumità. Ho paura che mia moglie chieda il divorzio".

I carabinieri hanno spiegato che a chiamare il 112 è stato il cugino del cantante che, vedendolo agitato e fuori di sé, ha prima fatto uscire la donna e i figli e poi ha chiesto aiuto. I militari lo hanno trovato già in strada che urlava. L’hanno calmato un po' e portato in casa, dove ha continuato a sfogarsi a suoni di insulti, minacce e improperi, fino ad arrivare nell’agitazione a spintonare e far cadere un carabiniere. Nel tentativo di sottrarsi al fermo, Grignani avrebbe anche fatto irruzione in un hotel vicino al suo appartamento terrorizzando gli ospiti nella hall. Una volta in caserma, avrebbe continuato a dare in escandescenza e tirato calci al ginocchio di un altro militare. A quel punto è stato accompagnato al pronto soccorso dove è stato sottoposto alle cure del caso per "agitazione psicomotoria in esotossicosi", con un tasso alcolemico nel sangue di 3,15 g/l e tracce di cocaina, e poi è stato riaccompagnato a casa, in cui i militari non hanno droga.

In aula Grignani ha detto di voler risarcire i carabinieri (parte civile nel processo), con i quali si è scusato. Scuse, in realtà, già porte ieri in un post su Facebook: "Vogli scusarmi con i carabinieri intervenuti sul posto, e con chi ieri sera se l'è dovuta vedere col peggio di me. Che c'è, è sempre lì, da doverci fare i conti tutti i giorni. E a volte esagera", ha scritto dopo la diffusione della notizia.

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