Cronache

Coppie gay, Corte di Strasburgo: "Sì alle adozioni dei figli del partner"

I giudici per i diritti umani del Consiglio europeo: "I partner hanno il diritto di adottare i figli dei compagni". Il segretario Pd: "Mio modello è legge tedesca"

Coppie gay, Corte di Strasburgo: "Sì alle adozioni dei figli del partner"

Da oggi anche nelle coppie omosessuali uno dei partner potrà adottare i figli del compagno come avviene per gli eterosessuali non sposati. Lo ha stabilito una sentenza - i cui principi avranno valore in tutti i 46 membri del Consiglio d'Europa - della Corte europea dei diritti umani sul ricorso di due donne austriache, che risultavano così "discriminate" visto che in Austria l’adozione dei figli dei compagni è possibile per le coppie eterosessuali non sposate. Tuttavia la Corte ha sottolineato come gli Stati non sono tenuti a riconoscere il diritto all’adozione dei figli dei partner alle coppie non sposate. Questo significa che solo i Paesi in cui le unioni civili permettono l'adozione dei figli del partner devono estendere il diritto anche alle coppie omosessuali.

Una decisione simile l'ha presta questa mattina anche la  Corte costituzionale tedesca, secondo cui qualsiasi restrizione alla possibilità per un partner di adottare i figli dell’altro è incostituzionale. Un diritto di "adozione successiva" - che si applica sia ai figli naturali che a quelli adottati - già prevista in Germania per chi è sposato. Alla questione si opponeva l'Associazione delle famiglie tedesche secondo cui la vita in una famiglia con genitori dello stesso sesso potrebbe pregiudicare l'equilibrio dei piccoli: "La partnership civile (così si chiamano a Berlino le unioni civili, ndr) tra due partner può favorire la crescita di un bambino esattamente come all’interno di un matrimonio", ha stabilito la Corte di Karlsruhe.

Proprio a Berlino guarda Pier Luigi Bersani, che sulla possibilità di dare bimbi in adozione alle coppie gay ha le idee chiare: "Prendo la legislazione tedesca, tale e quale".

Più moderato, invece, Silvio Berlusconi, secondo cui, senza arrivare a un matrimonio tra omosessuali, è possibile "rivedere il Codice Civile, anche con il contributo della sinistra, per garantire i diritti delle coppie omosessuali", mentre per quanto riguarda le adozioni, il Cavaliere non ha "un parere definitivo: non sono un tuttologo e certe cose non sono riuscito ad approfondirle".

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