Coronavirus

Coronavirus, i nuovi sintomi: orticaria, tremore e geloni

Il virus sta mutando. Adesso non dà solo febbre, tosse e problemi respiratori. Attacca anche altri organi

Coronavirus, i nuovi sintomi: orticaria, tremore e geloni

Il coronavirus sta mutando. Che ormai dobbiamo imparare a conviverci è un dato di fatto. Anche perché non si sa quando potremo ritornare a una vita davvero normale. Quindi, a meno che non si voglia restare barricati in casa ancora per mesi e mesi, dobbiamo cercare di limitare i rischi. Da giorni gli esperti dicono che il Sars-CoV-2 è meno aggressivo e chi ne viene contagiato presenta una diagnosi clinica meno complicata da gestire. Sarà anche meno aggressivo, però adesso ci sono nuovi sintomi che affiancano quelli ormai noti da tutti, che sono la febbre alta, la tosse secca e le difficoltà respiratorie.

I nuovi sintomi

Come riportato da il Corriere, secondo quanto diffuso dai Cdc di Atlanta, gli americani Centers for Disease Control and Prevention, che si occupano della salute a livello mondiale, a questi andrebbero aggiunti almeno altri sei sintomi fino a questo momento poco noti. Brividi, tremore persistente insieme ai brividi, dolori muscolari, mal di testa, mal di gola e perdita del gusto e dell’olfatto. Quest’ultimo per dir la verità era già stato segnalato in precedenza. I Cdc hanno esortato a tenere in considerazione tutti questi sintomi nel momento in cui si stilano i contagi dal coronavirus. L’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, dal canto suo non è del tutto d’accordo con questa affermazione e continua a sostenere che i segnali a cui fare riferimento sono sempre gli stessi: tosse secca, tremori e problemi respiratori che creano affanno.

Colpita anche la pelle

A complicare le cose ci si mettono anche i dermatologi. Secondo il British Journal of Dermatology, anche la pelle verrebbe colpita dal Covid-19. In questo caso specifico sarebbero cinque i sintomi da tenere d’occhio. Primo fra tutti quello che interessa sia le mani che i piedi, ovvero la comparsa di geloni, che solitamente compaiono in seguito a un periodo di tempo lungo a temperature particolarmente basse. L’ipotesi è che il virus provochi danni ai vasi sanguigni e che ciò vada a intaccare la circolazione sanguigna. Un altro disturbo che può emergere è la comparsa di vescicole sulla pelle, lesioni pruriginose, eruzioni maculo-papulari e necrosi. Ovvero la morte delle cellule a causa della mancanza di sangue nelle zone colpite.

Il virologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all’Ospedale San Martino di Genova, ha sottolineato che “il coronavirus è un virus camaleontico. Colpisce molti organi. Il polmone innanzitutto, ma anche il rene, il cuore e le articolazioni. E la pelle, anche se queste manifestazioni non sono fra le più frequenti.

Anche il virus dell’influenza fa gli stessi danni: al cervello (encefaliti), al cuore (miocarditi), al fegato (epatiti) e al rene”.

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