Cronache

La corsa al reddito di cittadinanza. I volti e le storie

Il primo giorno per la presentazione della domanda per accedere al reddito di cittadinanza: "Spero di riuscire ad avere un aiuto"

La corsa al reddito di cittadinanza. I volti e le storie

Dopo chiacchiere, polemiche, dubbi e scontri, il giorno x delle domande del reddito di cittadinanza è finalmente arrivato. Delle tante temute code per fortuna nessuna traccia. Da Nord a Sud, però, l’assalto c’è stato eccome.

Dalle prime ore del mattino della prima giornata disponibile, in migliaia si sono presentati agli sportelli per presentare la documentazione necessaria. E se gli uffici postali erano abbastanza sgombri, ad essere letteralmente affollati sono stati invece i Caf di tutto il Paese, che negli ultimi mesi hanno seguito da vicino il percorso amministrativo del reddito e ha aggiornato periodicamente i richiedenti. Fuori dai centri servizi ci si immerge nelle storie degli invisibili, di chi ha volte non ha nemmeno un indirizzo email da inserire nel modello o di chi sa usare il cellulare soltanto per rispondere alle chiamate, figurarsi per leggere un email dall’Inps.

Tra i tanti c’è Paolo, che ha un lavoro notturno precario e un figlio disabile. Ha la faccia stanca, ha staccato alle 6 e non è nemmeno tornato a casa per presentare i documenti al Caf, ma vuole parlare delle sue difficoltà: "Sicuramente è un aiuto che va innanzitutto alla famiglia e ai figli. Poi penso di usarlo per pagare le bollette». O come Massimo, disoccupato da quattro anni e alla ricerca di un sostegno economico: "Spero di riuscire ad avere un aiuto".

Storie e volti che saranno sempre più ricorrenti nelle settimane a venire.

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