Cronache

"Così gli aggressori si vantavano del pestaggio di Alatri"

Alcuni testimoni avrebbero sentito uno degli aggressori di Emanuele Morganti vantarsi in un locale del pestaggio di Alatri

"Così gli aggressori si vantavano del pestaggio di Alatri"

Nuovi particolari sul pestaggio di Alatri costato la vita ad Emanuele Morganti. Uno degli aggressori si sarebbe vantato la stessa sera del pestaggio. "Abbiamo pestato uno che ci aveva risposto", avrebbe detto uno dei due accusati durante una sosta in un locale di Frosinone sulla Statale Monti Lepini. Si rompre dunque il muro di omertà che nelle prime fasi della vicenda aveva avvolto il piccolo centro del Lazio. Come riporta Repubblica dunque gli aggressori subito dopo avere pestato a morte il ragazzo avrebbero proseguito la serata in un altro locale. Intanto Mario Castagnacci e Paolo Palmisani saranno interrogati domattina nel carcere di Regina Coeli. Sarà il gip Anna Maria Gavoni a pronunciarsi sulla convalida del fermo, sollecitata dal pm Stefano Rocco Fava, e sulla contestuale emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’atto istruttorio di domani si svolgerà per rogatoria: poi gli atti saranno trasmessi alla Procura e all’ufficio gip del tribunale di Frosinone, competenti per territorio. Gli avvocati difensori degli indagati per la vicenda di Emanuele Morganti sono stati oggetto di minacce. Il primo ad essere stato affrontato nel suo studio è stato Giampiero Vellucci che difende tre dei buttafuori del locale Mirò: "Sono entrate tre persone nello studioimponendomi di rinunciare a difendere i miei assistiti, cosa che io non hofatto. Difendo tre persone indagate per rissa". Rinuncia al suo mandato invece Tony Ceccarelli ma lui dice che si tratta di "una scelta senzacondizionamenti presa in totale autonomia!".

L’avvocato difendeva per i precedenti reati Mario Castagnacci.

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