Così all'ospedale di Napoli "fabbricavano" lastre e Tac false
27 Febbraio 2017 - 10:15Non solo assenteismo al Loreto mare, ma anche una macchina di "false carte"
Succedeva tutto di notte, durante i giorni festivi, o quando il controllo era minore. All'ospedale Loreto Mare di Napoli il problema non era soltanto quello dei "furbetti del cartellino", un malcostume a cui le cronache ci hanno tristemente abituato. In ballo c'era un vero e proprio mercato di false lastre e Tac, da spendere appena usciti dai confini della struttura.
Fratture, traumi, ogni tipo di lesione veniva ricostruito utilizzando i macchinari dell'azienda, per fabbricare finti documenti, in un traffico in cui sarebbero coinvolte molte figure professionali, impiegati del Loreto compresi.
Se ne parlava, sottovoce, da mesi. Ora a fare luce su quanto accadeva è un'inchiesta del Messaggero, che spiega come le analisi fittizie venissero fatte uscire dall'ospedale, per essere poi utilizzati soprattutto nelle truffe sui sinistri.
Tac e documenti uscivano dal reparto di radiologia, per poi finire - a quanto sembra al momento - in una serie di pratiche di rimborsi assicurativi.
Chi ci fosse dietro ancora è un mistero.