Scripta manent

Cosa si nasconde dietro la grafia di Hitler

Dalla gioventù alla presa del potere in Germania: così è cambiata la scrittura e le personalità di Hitler

Cosa si nasconde dietro la grafia di Hitler

Delicato di salute, con un'intelligenza superiore alla media, ma di tipo assimilativo, Hitler non ha mai primeggiato nella scuola, formando un carattere sempre più aggressivo e prepotente. Il periodo della scuola superiore (Realschule) fu decisiva in senso negativo. Egli aveva ambizioni artistiche. Tentò architettura e musica, ma non fu mai ammesso alla Accademia delle Belle Arti. Così si mise a dipingere quadri e, uscito dalla famiglia, ne vendette anche per sfamarsi. Usò il diploma come carta igienica, simbolo del disprezzo per la scuola, nella quale non aveva potuto emergere come aveva sempre desiderato. Semi-autistico, ingrugnato, solitario, manipolatore, introverso, estremamente narcisista, solitario, indisciplinato, sadomasochista e necrofilo, con pochi amici e abitualmente deboli, amante di fantasie narcisistiche e dominatore, covava dentro di sé da un lato la ribellione da sempre provata per il padre (vedi grafia molto marcata sul foglio, pendente a destra, con discese sotto il rigo alla fine del foglio a destra), e dall’altro la freddezza affettiva come aveva avuto verso la madre. Ciò lo ha reso anaffettivo o meglio aveva dato luogo a una sorta di "cecità emotiva", che gli impediva di provare sentimenti. Tutto ciò ha permesso al giovane Hitler di crearsi un mondo “a propria immagine“ che gli garantisse un Io ipertrofico, manie di grandezza e spazi d’azione sempre più allargati. Il bisogno, presente fin da bambino, di sentirsi grande e onnipotente per mascherare la propria fragilità fisica e psichica, non lo ha mai abbandonato, diventando una caratteristica tipica di questo personaggio che ha trovato nell'ostentazione, nel dominio e nel sentirsi un “dio” il modo per sentirsi conquistatore del mondo distruggendo tutto ciò che gli impediva di primeggiare. Da tali note caratteriali si trae un’evidente impressione di fragilità emotiva, che lo portava ad alternare momenti di depressione ad altri di grande euforia. La struttura intellettiva, senza dubbio sopra la media e dotata di abilità manipolatorie, ha senza dubbio contribuito ad aumentare le problematiche caratteriali del Fuhrer favorendo quella che Fromm chiamerà “narcisismo primario” e “necrofilia distruttiva”. Quest’ultima, in opposizione alla biofilia, è emersa, infatti, come risultato di una crescita impedita, come è appunto avvenuto in Adolf Hitler. Le firme che possediamo di Adolf Hitler partono dal 1924 per arrivare al 1945. Il cambiamento riguarda soprattutto quelle dei suoi ultimi 10 anni e si caratterizzano soprattutto per l’occupazione dello spazio, che da ampio ed esagerato nei momenti del trionfo (vedi 1939), si fa ma mano sempre più piccolo e costretto, fino a contrarsi rendendo illeggibile la firma nel giorno del matrimonio e del suicidio (vedi firme 1945).

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