Cronache

Costa Concordia, ora Francesco Schettino andrà in carcere

Definitiva la condanna a 16 anni per l'ex comandante della nave da crociera

Costa Concordia, ora Francesco Schettino andrà in carcere

La conferma è arrivata questa sera: Francesco Schettino, ex comandante della Costa Concordia, andrà in carcere. Ha deciso così la quarta sezione penale della Cassazione, confermando la sentenza della corte d'Appello, che lo aveva condannato a sedici anni il 31 maggio dello scorso anno.

La Suprema Corte ha annullato per prescrizione solo alcune contravvenzioni, eliminando dalla pena un mese di arresto, ma l'ex comandante della nave da crociera è stato ritenuto responsabile dei reati di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, abbandono di persone incapaci e abbandono della nave. L'ex capitano si è già consegnato alla giustizia, presso il carcere di Rebibbia.

Entro novanta giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza, che chiude la vicenda legale legata al naufragio del 13 maggio 2012, quando 32 persone persero la vita davanti all'isola del Giglio. Intanto i legali hanno già lasciato intendere che potrebbero fare ricorso alla Corte di giustizia europea.

"Sono stati violati una serie di diritti di Schettino", ha detto la difesa, aggiungendo che Schettino "ritiene di essere responsabile, ma non colpevole di tutti i reati", perché "c'era un team di comando, una serie di inefficienze. La nave presentava una quantità incredibile di situazioni di criticità che sono state forse valutate in maniera non adeguata". Ha poi aggiunto sulla sentenza: "Spiegatemi a che serve se non a soddisfare la cultura del 'crocifiggere'".

"Una sentenza di condanna ci doveva essere e c'è stata; questa sentenza di condanna è logica e conseguente all'opera di indagine", dice invece il sindaco del Giglio, mentre la parte civile esprime soddisfazione ma si rammarica che sia stato solo lui a pagare e non siano state individuate altre responsabilità.

A bordo della nave, quella sera, vi erano oltre 4mila passeggeri, compresi i membri dell'equipaggio.

Il sostituto pg della Suprema Corte Francesco Salzano, nell'udienza del 20 aprile scorso aveva sollecitato la conferma delal condanna per Schettino, e il rinvio degli atti ai giudici fiorentini affinchè in sede d'appello-bis fosse valutata la possibilità di aumentare la pena, con l'aggravante della "colpa cosciente" in relazione al reato di omicidio colposo plurimo.

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