Cronache

Il Csm indaga sui rapporti tra De Cataldo e Buzzi

Il giudice-scrittore Giancarlo De Cataldo aveva un rapporto confidenziale con Salvatore Buzzi, boss della cooperativa 29 giugno, indagato nell'inchiesta Mafia Capitale

Il Csm indaga sui rapporti tra De Cataldo e Buzzi

Una conversazione telefonica tra Salvatore Buzzi, uno dei protagonisti dell’inchiesta Mafia Capitale, e il giudice-scrittore Giancarlo De Cataldo è arrivata sul tavolo del Csm, inviata dal capo della procura di Roma Giuseppe Pignatone. Nulla di penalmente rilevante ma, nel corso della telefonata, Buzzi offriva a carminati di investire in obbligazioni della Cooperativa 29 giugno e lo informava che Massimo Carminati, uno dei protagonisti del libro di De Cataldo “Romanzo criminale, sarebbe stato della partita.

Stando alla documentazione agli atti del Csm, rivela Il Fatto Quotidiano, il magistrato si fece inviare il prospetto informativo dell’iniziativa finanziaria. Leggendo il testo dell’intercettazione, De Cataldo ha però detto: “Certo che ricordo la conversazione con Buzzi”, spiega, “ma, come si può notare, la tronco subito dopo che mi ha detto di Carminati”. Il Fatto Quotidiano, il 6 dicembre del 2015, aveva già dato conto di alcuni sms tra Buzzi e De Cataldo, datati marzo 2014. Dagli sms si evinceva una confidenza tra i due che ha portato all’apertura di una pratica per verificare la compatibilità ambientale di De Cataldo, come consigliere di Corte d’appello a Roma.

La conversazione del 6 novembre 2014 (un mese prima dell’ondata di arresti dell’operazione Mafia capitale) è considerata “importante” dagli investigatori che, nel punto in cui Buzzi parla dei suoi rapporti con Carminati, si è preferito passare alla sintesi della trascrizione integrale. Da quel che si può leggere si vede che De Cataldo rimane stupito dell’ingresso dell’ex boss della banda della Magliana tanto che a Buzzi dice: “Ma falla finita! Ma che cazzo… ma basta! Ma mò è povero, c’ha bisogno de lavorà Carminati, ma andiamo!” ma poi gli chiede di mandargli un sms e lo saluta cordialmente. Interpellato da ilfattoquotidiano.it, il giudice De Cataldo spiega che Buzzi: “Voleva soldi, ma non ho sottoscritto obbligazioni. Potete controllare sui miei conti bancari”.

E ancora: “Questa storia finirà prima o poi”.

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