Cronache

Danzica, gioiello del Baltico incastonato nell'ambra

In questa città, autonoma sotto ogni dominazione grazie al suo sbocco sul mare, tutto è prezioso, dalle dimore alto-borghesi al liquore locale, con pagliuzze a 22 carati

Danzica, gioiello del Baltico incastonato nell'ambra

Preziosa. Danzica, città polacca sul Mar Baltico, è così. Capitale da sempre dell'ambra, «l'oro» del Nord, una resina fossile di conifere di 45 milioni di anni. Urbe indipendente e monella, tanto da avere quasi sempre goduto di autonomia sotto chiunque: l'arma di ricatto? Lo sbocco commerciale sul mare.

Culla di mercanti, ricchi e autoironici: perché una statua di Mercurio, dio dei commercianti, ma anche dei ladri, sulla Strada Reale? E perché, sulla medesima, messer Ferber pose sul suo palazzo rinascimentale la scritta «Pro Invidia» (Per la vostra invidia)? Cellula coraggiosa e indomita, che diede la stura al dissolvimento dell'Unione Sovietica con i moti di Solidarnosc, i lavoratori dei Cantieri navali capitanati da Lech Walesa. Preziosa e diversa. L'ambra (3000 euro il kg), pietra magica, curativa, ornamentale, è lavorata in decine di botteghe. Si ammira - pepite con incapsulati insetti, semi, pesci: le inclusioni - al museo della torre che ospitava le prigioni. Si compra da Michel in ul. D. Pobrzeze 4. La ul. Mariacka, incorniciata da palazzetti con ingressi terrazzati e doccioni in pietra sporgenti per scaricare la pioggia, è un'infilata di negozi d'ambra, interrotta dagli atelier Salonik, capi estrosi, e Artukiewicz, creazioni originali in lana.

All'1 la casa più antica, Kamienica Gotyk, ora b&b (gotykhouse.eu). Il liquore locale? La Goldwasser, l'Acqua d'Oro, naturalmente, d'erbe dolci, in cui nuotano pagliuzze a 22 carati. Fu creata nel '500 in ul. Szeroka 52, oggi opulento ristorante di tradizione, il Pod Lososiem. La Strada Reale si percorre varcando la Porta d'Oro. A naso in su si ammirano dimore che rivaleggiano per eleganza e stili, gotico, neoclassico, rococò, manierista, tardobarocco: il Castello dei Leoni al 35, cinquecentesco; Casa Uphagen al 12, settecentesca (visitabile), esempio di sfarzo borghese; il Municipio, torre aguzza e interni spettacolari; Palazzo Artù, sede smagliante delle confraternite. Negozi: al 64 lecca-lecca «sfornati» freschi, profumo inebriante; al 29 ceramiche e vetri; al 67 antiquariato sette-ottocentesco.

La Strada Reale termina alla Porta Verde, che si apre su un braccio del fiume Vistola, la Motlawa, lungo cui si dipanano altri palazzi: sul ponte che va alle isole del Piombo e dei Granai, a sinistra lo sguardo abbraccia anche la «gru», del '400, per issare fino a 27 m merci sulle navi. A destra, i granai in mattoni con finestrine stondate, in parte trasformati in hotel 4 stelle come il Gdansk, sul marina, colori luminosi, una spa, 96 stanze, un rinomato ristorante e un birrificio di qualità (hotelgdansk.pl, da 125 euro). Sull'isola: la Filarmonica; la nave Soldek (visitabile), la prima uscita dai Cantieri; il Museo del Mare, anche sulla riva opposta, dove è esposta la tavola su cui Solidarnosc scrisse le 21 richieste inderogabili al Governo. Sul canale il barcone Uslugi, ottimi fish & chips. Al moderno e chic Kubicki (tel. +48.583010050) si gustano pierogi (ravioloni ripieni), stinco al vapore, bigos (stufato con prugne o pere), dolce di ricotta: sui 30 euro.

L'Arsenale, quinta teatrale alle vivaci ul. Piwna e Chlebnicka, è un esempio di manierismo fiammingo. La cattedrale Mariacki accoglie 25.000 fedeli, e dalla torre di 82 m e 400 gradini si domina Danzica. All'interno, una tomba «firmata» Van den Blocke (sue, le migliori opere gedanesi) e l'orologio astronomico più bello d'Europa. E poi oro per S. Nicola, la sola chiesa mai bombardata. A fronte, il più grande mulino del '300. Un salto al Museo Nazionale per il «Giudizio Universale», capolavoro di Memling. Nelle vicinanze s'inaugura a settembre il Teatro Shakespeariano, progetto di Renato Rizzi, il primo teatro polacco dal '45. Il 31 agosto, l'inaugurazione, ai Cantieri navali, del Centro europeo Solidarnosc, in acciaio-effetto ruggine, fulcro della futura Città Giovane. Ma vince ancora l'oro, che inonda l'altar maggiore e i 22 laterali dell'altra cattedrale (la seconda!), Oliwska. Vicino, il quartiere Zaspa, èra sovietica. Non v'è traccia del prezioso metallo, ma il grigio degli intonaci da anni è sostituito da coloratissimi murales. Per accendere la vita. Danzica è così.

Info: Ente nazionale polacco per il Turismo, www.polonia.travel/it; voli giornalieri Lufthansa, www.lufthansa.it, da Milano Malpensa via Monaco o Ryan Air, www.ryanair.

com, da Bergamo.

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