Economia

Dati Istat: a settembre aumenta la fiducia dei consumatori

Dati Istat segnalano un aumento della fiducia dei consumatori. In calo però quella delle imprese

Dati Istat: a settembre aumenta la fiducia dei consumatori

Dati Istat relativi a settembre vedono un aumento della fiducia da parte dei consumatori che passa da 115,3 a 116 punti.

Tutt’altra storia per quanto riguarda le imprese che segnalano il terzo peggioramento consecutivo, passando da 103,9 punti a 103,7. In controtendenza però il settore manifatturiero che sale da 105 a 105,7 punti. Questo dato, come avverte l’Istat, “il primo segnale positivo per questo indicatore dallo scorso febbraio”. Il miglioramento del settore manifatturiero riguarda i giudizi sia sugli ordini interni che esteri. Nel terzo trimestre viene avvertita una leggera ripresa anche nei giudizi sul fatturato dell’export, dopo un periodo di flessione registrato durante i primi sei mesi del 2018, le attese restano però ancora in calo.

Il clima di fiducia di tutte le imprese diminuisce nonostante i progressi conseguiti, toccando il livello più basso da gennaio 2017, quando si attestava a 103,4 punti. Altri miglioramenti evidenti riguardano i servizi, con un indice che passa da 104,7 a 105,1. Dovuto soprattutto al miglioramento dei giudizi relativi all’andamento degli affari, nonostante il calo sia nei giudizi che nelle attese sugli ordini. Non segnala particolari variazioni il commercio al dettaglio che rimane alquanto stabile (da 104,3 a 104,4), positive le attese sulle vendite future ma negativi i giudizi rispetto al mese passato. Le scorte in magazzino sono maggiori.

In calo le costruzioni che scendono da 139,3 a 136,9 punti. Questo ultimo dato interessa sia il giudizio sugli ordini che quello relativo alle aspettative di occupazione. Tutte le voci inerenti la fiducia dei consumatori sono in miglioramento. Il clima economico e quello futuro registrano un aumento rispettivamente da 136,7 a 137,8 e da 119,3 a120,2. Anche il clima corrente è positivo, passando da 112,8 a 114,1.

Infine, la componente personale passa da 108,5 a 109,3 e registrando così un aumento per il terzo mese consecutivo.

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