Cronache

Delitto di Udine, il gip: "Ragazze a cavalcioni sul torace della vittima"

Inquirenti impegnati a individuare il movente dell’omicidio, più che mai orientato verso l’ambito economico che con ogni probabilità legava i tre

Le due 15enni e Mirco Sacher in una gelateria
Le due 15enni e Mirco Sacher in una gelateria

"Entrambe erano salite a cavalcioni sopra di lui, sulla pancia e sul torace". Sarebbe cominciata così, secondo le dichiarazioni fatte dalle due 15enni ai carabinieri e al pm, riportate dal gip nelle tredici pagine di ordinanza della convalida del fermo, la colluttazione che ha portato al morte di Mirco Sacher. Una ragazza lo avrebbe inizialmente "afferrato per le mani" mentre l’altra lo avrebbe preso per il collo imitata poi dall’amica che, in quei momenti concitati, avrebbe ricevuto un morso al seno dal 67enne nel tentativo di rialzarsi.

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, la colluttazione sarebbe terminata quando, dopo che Sacher aveva detto "basta", era diventato viola in viso e aveva smesso di respirare. La colluttazione sarebbe cominciata, secondo il racconto delle ragazze, da un approccio sessuale non gradito dalle 15enni quando, anzichè accompagnarle in stazione l’uomo si sarebbe fermato in una strada ferrata e avrebbe iniziato a "toccare le gambe e il seno" di una delle due giovani. A quel punto la ragazzina sarebbe uscita infastidita dalla vettura, subito seguita dall’amica. Anzichè allontanarsi le due ragazze sarebbero, però, rimaste vicino alla macchina, a scherzare, scambiandosi piccoli pugni per gioco mentre l’uomo avrebbe cercato di avvicinarle a sé finché Sacher avrebbe fatto sbattere la testa di una contro un palo. A questo punto si sarebbe scatenata la reazione della giovane che lo avrebbe buttato a terra. "Forse per far presa per rialzarsi aveva preso per il braccio l’altra giovane facendola finire a terra", hanno detto gli inquirenti spiegando che da qui sarebbe nata la lotta di cui sono stati riscontrati segni nelle visite all’ospedale Burlo Garofolo di Trieste. "Oltre all’ematoma sul seno è anche pacifico - spiega sempre il gip - che nel corso dell’ispezione è stato riscontrato un ematoma al capo della ragazzina, compatibile con un urto contro il palo".

Le indagini sul delitto mirano anche a ricostruire le spese effettuate domenica dai tre dopo che sono praticamente spariti i 150 euro prelevati dal pensionato in mattinata, prima di incontrare le ragazze: non sarebbero stati trovati infatti soldi né in casa né in auto o addosso alle ragazze. Da qui la richiesta di risalire alle movimentazioni bancarie per gli anni 2011 e 2012 e confrontarle con quelle degli ultimi mesi, quando ci sono stati numerosi prelievi. Gli inquirenti intendono, infatti, verificare se si è trattato di movimenti regolari o forzati, insoliti o meno. Dai racconti e dalle dichiarazioni di amici e parenti delle due ragazzine Sacher apparirebbe come "una figura secondaria".

Gli investigatori continuano a setacciare tra i conoscenti delle ragazzine nel tentativo di ricostruire con precisione, attraverso testimonianze, il rapporto esistenti tra le quindicenni e l’anziano, ciò nel tentativo di individuare il movente dell’omicidio, più che mai orientato verso l’ambito economico che con ogni probabilità legava i tre.

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