Cronache

Disabile deriso dai bulli, il video fa il giro delle chat

Il triste episodio è avvenuto a Francavilla Fontana in provincia di Brindisi

Disabile deriso dai bulli, il video fa il giro delle chat

Deriso, umiliato, pesantemente insultato per strada. Protagonista di questo triste episodio un disabile di Francavilla Fontana (Comune in provincia di Brindisi) vittima della stupidità di un gruppo di ragazzi che ha ripreso il vergognoso atto di bullismo con uno smartphone. Il video risale a qualche mese fa, ma solo in questi giorni è diventato virale e dalle chat di WhatsApp si è diffuso rapidamente anche tra gli altri social network. Il cellulare puntato davanti alla faccia del malcapitato che a disagio tenta inutilmente di difendersi e di allontanarsi dal branco. In sottofondo le risate e le ingiurie pronunciate dai bulli, ma anche la voce di qualche adulto. Tutt'attorno l'indifferenza della gente che assiste alla scena senza indignarsi, senza nemmeno cercare di porre fine a quella barbarie. Quanto accaduto riporta alla memoria le brutture subite lo scorso aprile a Manduria (Taranto) dal 66enne Antonio Stano. Pure lui disabile e attore involontario di numerosi filmati diffusi sul web da teppisti minorenni che giornalmente lo prendevano di mira e che altresì si vantavano dei loro immondi atti di sopraffazione.

Anche in questo caso molti erano a conoscenza delle scorribande notturne, ma preferivano far finta di nulla. La vicenda di Francavilla Fontana ha però suscitato un'ondata di sdegno e, nella speranza di evitare l'ennesima tragedia, le istituzioni si sono prontamente attivate. Attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook, il sindaco Antonello Denuzzo ha annunciato che presto depositerà una denuncia contro ignoti per sottoporre alle valutazioni dell'autorità giudiziaria l'eventuale sussistenza dei reati di atti persecutori e molestie nei comportamenti che si rivelano nel video girato e circolato sul web. Conclude così Denuzzo: "Ho chiesto agli Uffici competenti di attivare senza esitazione ogni strumento di tutela della persona ripresa nelle immagini".

Il filmato è stato acquisito dai militari che hanno avviato un'indagine per risalire ai responsabili.

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